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Elezioni:la sfida fra i leader e la carica delle mogli Stampa
Scritto da Administrator   
lunedì, 06 marzo 2006

NOVITÀ E CONFERME. BERLUSCONI OVUNQUE CAPOLISTA, PRODI SOLO IN ALCUNE CIRCOSCRIZIONI

Rush finale per le liste. No di Fiamma Nirenstein a Forza italia




ROMA. La corsa a depositare le liste elettorali presso le Corti d’Appello è iniziata ieri all’alba: in Liguria e Sicilia 1, ce l’hanno fatta quelli di Rifondazione, il partito dei Pensionati è arrivato primo nella circoscrizione Lombardia 1, il Pdci in Umbria e in Sardegna, l’Italia dei valori in Calabria, la Fiamma Tricolore in Basilicata, An in Toscana.

I Big hanno speso al massimo la loro visibilità. Berlusconi, per esempio, è capolista ovunque alla Camera, seguito di volta in volta da personalità di primo piano di Forza Italia: Prestigiacomo e Martino in Sicilia, La Loggia in Molise, La Malfa nelle Marche, Tremonti in Veneto. Bossi fa da apripista in quasi tutto il Nord: Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli e Marche. Più ecumenico è Prodi, capolista in Veneto, Campania, Marche, Abruzzo e Molise, ma con i vari leader dell’unione distribuiti sul territorio: De Mita in Campania, Rosi Bindi in Friuli, Chiti in Toscana, Parisi in Sardegna. Solo la Mussolini fa come il premier: 26 circoscrizioni su 27.

Per il Senato Forza Italia spende il nome di Pisanu in Lazio e Campania, di Biondi in Liguria, di Antonione in Friuli. Storace e Matteoli saranno capilista di An nel Lazio e in Toscana, Nania in Sicilia, Mantovano in Puglia.

Per i Ds passano come capilista a Palazzo Madama, Livia Turco (Piemonte) e Anna Finocchiaro (Sicilia). Calderoli rappresenta la Lega in Piemonte e Liguria. Depositare le liste non vuol dire averle chiuse: c’è tempo fino a stasera alle 20. Molti partiti hanno ancora dispute da dirimere, precedenze, leader da sistemare e peones da difendere.

I casi
La disputa più impegnativa è stata quella che ha interessato il presidente della Lombardia Formigoni: sembra in via di soluzione con una candidatura da capolista in Senato per lui, e alcuni scranni per i suoi. Agazio Loiero, presidente della Calabria, ha dato filo da torcere alla Margherita, ma alla fine un accordo non è stato trovato. I «suoi», non avendo trovato collocazione soddisfacente, sono confluiti in una lista calabrese dei Consumatori del Codacons. I rapporti tra Rutelli e Loiero sono tesissimi.

L’ex ministro Salvo Andò sarà in lista con la Rosa nel Pugno: è rettore a Enna, ma anche professore nell’università San Pio V. Può un professore di ateneo pontifico candidarsi con quei «mangiapreti»? L’Università ha protestato. Capezzone è andato al contrattacco: Andò sarà in lista. Poi si vedrà.

Un caso si è aperto anche per l’editorialista della Stampa, Fiamma Nirenstein, cui Forza Italia aveva offerto una candidatura di prestigio al Senato, in Toscana, subito dietro a Pera, in luogo della sottosegretaria Maria Grazia Sestini che si era ritirata per ragioni familiari. Dopo adeguata riflessione la giornalista ha apprezzato, ha ringraziato, ma ha detto di no.

Sport e mass media
Il vicedirettore del Tg1 Francesco Pionati avrà, con ogni probabilità, un seggio in Senato. L’Udc gli ha offerto una candidatura (secondo o terzo posto in lista) in Campania. Rita Pavone, invece, andrà a cantare nel coro di An, attraverso la lista Tremaglia per i candidati all’estero. Anche per l’attrice Franca Rame si potrebbero aprire i portoni di Palazzo Madama: la candida Di Pietro capolista in Veneto. Dagli allori olimpici arriva invece Manuela Di Centa: Berlusconi le ha offerto la postazione cadetta, subito dopo la sua, nella circoscrizione del Friuli. In Parlamento finirà anche il portavoce di Prodi, Silvio Sircana. Il direttore del «Secolo d’Italia», Flavia Perina sarà invece nelle liste di An in Toscana.

Imprenditori
L’industriale della pasta Francesco Divella è stato arruolato da An in Puglia. Ma il vero scontro tra imprenditori si avrà nelle Marche, dove Forza Italia schiera il leader degli industriali Francesco Casoli al Senato e la Margherita risponde candidando Maria Paola Merloni, dell’omonima industria.

Bandiere
Luigi Malabarba sarà capolista di Rifondazione in Liguria per il Senato, «ma il 20 luglio - ha detto - mi dimetterò per far entrare in Parlamento Heidi Giuliani, nell'anniversario dell'uccisione del figlio Carlo», ucciso durante gli scontri al G8 di Genova. Alessandra Mussolini candida in Lombardia al Senato Elisabetta Meggiorin, madre di Claudio, un ragazzo ucciso da un albanese a Besano (Va) lo scorso anno. Salvatore Stefio, sequestrato in Iraq, sarà in lista con An nel secondo collegio della Sicilia, mentre il palestinese Alì Rashid ha trovato posto nelle liste del Prc. Il medico anti-Storace, Silvio Viale, quello della pillola abortiva, sarà bandiera della Rosa nel Pugno in Piemonte.

Parenti
Anche tre vedove sono diventate bandiere e per questo saranno candidate. La signora Rosa Calipari sarà nelle liste dei Ds. Angiola Filipponio, vedova Tatarella, sarà nelle liste di An della natia Puglia. Per continuare la stessa battaglia del marito, si candida alla Camera la vedova di Luca Coscioni, Maria Antonietta. Due figlie di deputati di An, invece, seguiranno le orme paterne: Maria Novella Trantino (figlia di Enrico) e Carmencita Santagata (figlia di Orazio). Saranno candidate, infine, dopo lunghissima disputa, le mogli di Bassolino, Anna Maria Carloni, e quella di Fassino, Anna Serafini, entrambe con un importante curriculum alle spalle. Una candidatura disponibile in Fi anche per l’ex moglie di Paolo Berlusconi, Mariella Bocciardo.

Professori
La penalista Giulia Bongiorno ha scelto il partito di Fini a Roma. Domenico Fisichella transiterà da An alla Margherita, il sessuologo Willy Pasini potrebbe arrivare in Parlamento come rappresentante degli italiani all’estero (vive in Svizzera) caldeggiato dalla Lega. Lo storico Nicola Tranfaglia sarà candidato in Sicilia per il Pdci, stesso partito che ha offerto un posto in lista in più circoscrizioni all’astronoma Margherita Hack. L’islamista Kaled Fouad Allam sarà della Margherita, mentre i Ds candidano il chirurgo Ignazio Marino nel Lazio e il demografo Massimo Livi Bacci in Toscana.

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