Bruxelles, 06-03-2012 "E'
essenziale che la Spagna definisca una strategia di medio termine per
raggiungere i suoi obiettivi sul debito". No molla la presa, il
commissario europeo agli Affari economici Olli Rehn, a margine di un
convegno a Parigi. "La Spagna - insiste - è uno di quei paesi che hanno
la deadline del 2013 per correggere il proprio deficit, riportarlo al di
sotto del 3%". Tradotto: Rajoy si sbrighi a presentare una bella
manovra correttiva, anche a costo di approfondire la fase recessiva che
già vive il Paese.
La scontro tra Bruxelles e Madrid sui conti è ufficialmente
cominciato ieri. E' il primo dopo la firma del nuovo Patto di bilancio,
di fatto già messo in crisi dal rifiuto di Rajoy di rispettarlo. Berlino
ribadisce 'tolleranza zero' contro chi chiede deroghe al rigore: il
fiscal compact è stato firmato da tutti, e tutti devono rispettarlo. "Fino a novembre scorso - ha detto il portavoce di Rehn - ci si diceva che la Spagna
sarebbe andata un po' al di la' degli obiettivi. Il 30 dicembre ci è
stato detto che ci sarebbe stato uno scostamento piu' ampio, del 2%. Ora
siamo a due punti e mezzo. Questo è serio, è grave".
All'Ue non
è andata giù la mossa del premier Mariano Rajoy, che venerdì scorso, a
fine vertice Ue, ha annunciato alla stampa che nel 2012 il suo Paese
mancherà gli obiettivi sul deficit concordati con la Ue: invece del
4,4%, arriverà al 5,8%, ben lontano dal rientro nei limiti del 3%
nel 2013. E lontanissimo dal pareggio di bilancio che il nuovo
Patto fissa nel 2014. "Non devo informare gli altri leader Ue perché
è una decisione sovrana della Spagna", aveva detto Rajoy. E anche
per questo i Bonos spagnoli soffrono il 'soprasso dei Btp italiani:
stamattina lo spread tra Bpt decennali e Bund tedeschi equivalenti, a
318 punti, è tornato sotto il differenziale calcolato sui Bonos
spagnoli, che risale a 321 punti. Il rendimento è al 4,97%. |