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mercoledì, 05 aprile 2006
Prima Fassino e Rutelli disertano 'Matrix' per protesta, poi danno forfait Fini e Casini
Berlusconi rinuncia all''assolo' su Canale 5
Il premier si apprestava a registrare una puntata di 'Terra!' senza avversari politici. Prodi: ''Violazione gravissima''. L'intervento dell'Authority

Roma, 5 apr. Silvio Berlusconi non sarà questa sera ospite su Canale 5. Ilberlusca_saccente.jpg premier fa dietrofront dopo le polemiche suscitate dall'annuncio di una sua partecipazione alla trasmissione 'Terra!' di Tony Capuozzo e, soprattutto, dopo l'intervento dell'Authority. L'episodio scatena nuove tensioni tra i poli a pochi giorni dal voto: Fassino e Rutelli disertano per protesta la puntata di 'Matrix' di oggi in contraddittorio con Fini e Casini, poi fanno dietrofront. Ma, a questo punto, il forfait arriva dai due leader della Cdl.

Ad annunciare la 'soluzione' del nuovo contenzioso tra Cdl e Unione lo stesso conduttore di 'Terra!'. ''Non si terrà", ha detto Capuozzo al quotidiano online Affaritaliani.it annunciando che Silvio Berlusconi non sarà in tv questa sera su Canale 5. ''Si è creata una situazione tale che avrebbe violato il senso del programma, ovvero quello di fornire ai due candidati un'ulteriore opportunità di confrontarsi a pochi giorniberlusconi_urla.jpg dal voto, fuori della rigidità dei tempi del confronto Rai. E perché l'ipotesi che è stata valutata in un secondo tempo, quella di far confrontare Berlusconi con un gruppo di giornalisti di sinistra, si è rivelata impraticabile. Nel senso che si sarebbe prestata ad accuse di violazione della par condicio''. La trasmissione di approfondimento del Tg5 andrà in onda con uno speciale sulle elezioni che ripercorrerà proprio la vicenda odierna. Sembra, tra l'altro, che tutti i giornalisti di sinistra contattati per fare le domande a Berlusconi abbiano declinato l'invito. Tanto che il direttore del Tg5 Carlo Rossella parla di ''un'azione ricattatoria del centrosinistra''. ''Il risultato - ha spiegato - è che alcuni giornalisti che avevamo invitato sono stati intimiditi da un bombardamento mediatico di una parte politica che ha dato per scontato il fatto che io avrei intervistato Berlusconi e hanno rifiutato. Quindi abbiamo soprasseduto, non essendoci i giornalisti di parte avversa''. Mentre per il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, si tratta di ''prove generali di regime''.

Il premier era stato il primo, in tarda mattinata, a confermare la sua apparizione televisiva sulle reti Mediaset questa sera. ''Avrò contro giornalisti di sinistra così non violerò la par condicio. Sono stato invitato da un programma di Mediaset, l'invito è stato rivolto anche a Prodi che ha rifiutato. La sinistra ha messo in campo una struttura comunicativa che si è dimostrata finora vincente per loro'', aveva dichiarato Silvio Berlusconi, in un'intervista esclusiva a Rtl 102,5. ''Con questa loro strategia - ha spiegato - io non sono potuto andare in nessuna trasmissione televisiva, proprio nel cuore della campagna elettorale. Abbiamo così informato l'Authority che ha riconosciuto che questo comportamento non era corretto e che ha detto che l'invito poteva essere rivolto anche ad altri leader, questi ultimi hanno però rifiutato''. ''L'autorità garante ha chiesto che venga garantito il dibattito, che ci sia un contraddittorio e così Mediaset - ha concluso Berlusconi - mi ha richiamato dicendo che in trasmissione avrò contro alcuni giornalisti di sinistra come il direttore di 'Liberazione' Sansonetti''.

Da parte sua il leader dell'Unione Romano Prodi prodi attacca_1.jpgaveva sottolineato - in una intervista al Tg di 'RomaUno' che andrà in onda stasera - che la messa in onda della trasmissione sarebbe ''una gravissima violazione di una legge dello Stato, cioé quella sulla par condicio che ha evitato la sovraesposizione mediatica difendendo così la democrazia''. ''Le leggi dello Stato sono fatte per essere osservate'', ha aggiunto. Nella lettera inviata al direttore del Tg5 Carlo Rossella, e per conoscenza al Garante delle comunicazioni e alla commissione di Vigilanza Rai, Silvio Sircana, portavoce di Romano Prodi, spiega perché il leader dell'Unione non ha accettato l'invito a partecipare alla trasmissione di Mediaset. ''Non credo - si legge -che gli elettori avvertano la necessità di sentirsi raccontare ancora una volta le nostre proposte, così come sono convinto che l'elettorato abbia ormai le idee chiare, né credo francamente, dopo le ultime esternazioni di Berlusconi, che sarebbe un confronto sereno''. ''Riterrei peraltro scorretto - sottolinea Sircana - che il presidente del Consiglio, cui non sono certamente mancate le occasioni di esposizione mediatica negli ultimi tempi, si proponesse, come sento dire, di fare un assolo sulla vostra rete. Sarei legittimato a ritenere, in questo caso - continua - che la tua lettera di ieri, con la proposta 'last minute' di un confronto fatta quando è noto a tutti che la nostra agenda non ci permetterebbe comunque di parteciparvi, sia stata un utile alibi per consentire al leader dell'altra coalizione la sua esibizione 'in solitario'''.

La bufera investe anche la trasmissione di Enrico Mentanamentana_enrico.jpg 'Matrix' che prevedeva un dibattito con Fassino, Rutelli, Casini e Fini. Alla notizia dell'assolo' del premier, i leader Ds e Dl decidono di disertare la trasmissione per non ''avallare una scelta con la quale Canale 5 decide di violare consapevolmente una legge dello Stato''. Quando salta il programma con il premier, però, i due leader dell'opposizione sembrano pronti a ritornare sui loro passi e presentarsi in studio per la registrazione. Ma questa volta sono Fini e Casini a dare forfait. ''E' un fatto di cortesia ed educazione. Nella vita ci vuole un minimo di rispetto'', ha dichiarato il leader di An. Gli fa eco il leader dell'Udc: ''E' una volgarità e una maleducazione incredibile''. ''C'è qualcuno deve imparare l'educazione hanno fatto e disfatto tutto da soli - argomenta Fini - hanno inseguito una notizia fantasma. Dopo 45 minuti non aspetto i comodi di Fassino e Rutelli''.

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