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Scritto da Administrator   
mercoledì, 29 marzo 2006

Prodi: tasse, basta menzogne. Ecco i miei veri numeri

 Bot, Ici, rendite finanziarie, tasse di successione e cuneo fiscale: sulla politica fiscale dell’Unione Romano Prodi sceglie la strategia della chiarezza. Perché è «francamente stufo» delle «menzogne»prodi_cgil01.jpg che vengono diffuse a piene mani dalla Cdl sul programma del centrosinistra. E per dire che sulle scelte economiche non ha nulla da nascondere, parte dai numeri. L’occasione è una conferenza stampa con Pierluigi Bersani ed Enrico Letta. Numeri precisi. Poi ogni elettore può giudicare come vuole. Dunque l'aliquota fiscale sui titoli di Stato esistenti rimarrà al 12,5%, quella sui titoli di nuova emissione sarà portata al 19-20% nel quadro dell'armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie progettata dall'unione. Contemporaneamente, infatti, l'aliquota sui conti correnti, depositi e libretti postali scenderà dal 27 al 20% (riguarda il 64% dei risparmiatori italiani), mentre «tasseremo, come ovvio e doveroso, al 20% plusvalenze e capital gains».Dall’allineamento della tassazione dei redditi da capitale arriveranno circa 2,5 miliaprodi_tasse.jpgrdi di euro, che contribuiranno alla riduzione del cuneo fiscale per le imprese di circa 10 miliardi. Un impegno che «verrà anche finanziato dalla eliminazione di sottocontribuzioni inutili e anacronistiche, dalla lotta all'enorme evasione fiscale (quella totale e calcolata in circa 200 miliardi di euro), e dalla riduzione della spesa pubblica, molto cresciuta in questi ultimi cinque anni».Il centrodestra contesta le cifre, eppure «appena abbiamo annunciato il taglio di cinque punti, Tremonti si è precipitato a dire che loro avrebbero tagliati tre punti, indicando le risorse nel taglio del fondo Inps che copre la Cig, l'indennità di disoccupazione e la malattia». Niente di strano, perché in questi anni Berlusconi e i suoi «hanno tagliato continuamente la spesa sociale, e fatto una politica fiscale e sociale che punisce i più deboli. Continueranno a farlo». Nonostante questo l’aumento della spesa pubblica è stato «folle: la crescita annua è stata del 4,7%, altro che il 2% di Gordon Brown. Hanno speso come Gordon Brown per due volte e mezzo», attacca, riferendosi alle politiche del ministro inglese. «Ci lasciamo un bilancio dello Stato in condizioni miserevoli, è stata una gestione inqualificabile».Sull’Ici nessun aumento, ma solo una ridistribuzione più equa delleprodi_comizio.jpg aliquote. «La riforma del catasto è una questione di giustizia ed è necessaria - spiega - non vogliamo istituire, come si dice, una tassa patrimoniale perché c'è già, è pesante ed è l'Ici. Quindi non intendiamo aumentarla, anzi abbasseremo molto le aliquote ma poiché saranno redistribuite l'introito non cambierà».Smentita invece l’ipotesi di una reintroduzione della tassa di successione sopra i 180mila euro. «Quelle cifre non sono scritte nel programma – afferma Prodi - Il programma è quello che tutti abbiamo firmato». Poi spiega: «La tassa di successione ci sarà solo per i “ricchissimi”, in Usa ad esempio sono poche migliaia di persone». Quindi, rivolto ai giornalisti in sala, scherza: «Qui non c'è nessuno che ci possa rientrare».


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