Prodi: tasse, basta menzogne. Ecco i miei veri numeri
Bot, Ici, rendite finanziarie, tasse di successione e cuneo fiscale: sulla politica fiscale dell’Unione Romano Prodi sceglie la strategia della chiarezza. Perché è «francamente stufo» delle «menzogne» che vengono diffuse a piene mani dalla Cdl sul programma del centrosinistra. E per dire che sulle scelte economiche non ha nulla da nascondere, parte dai numeri. L’occasione è una conferenza stampa con Pierluigi Bersani ed Enrico Letta. Numeri precisi. Poi ogni elettore può giudicare come vuole. Dunque l'aliquota fiscale sui titoli di Stato esistenti rimarrà al 12,5%, quella sui titoli di nuova emissione sarà portata al 19-20% nel quadro dell'armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie progettata dall'unione. Contemporaneamente, infatti, l'aliquota sui conti correnti, depositi e libretti postali scenderà dal 27 al 20% (riguarda il 64% dei risparmiatori italiani), mentre «tasseremo, come ovvio e doveroso, al 20% plusvalenze e capital gains».Dall’allineamento della tassazione dei redditi da capitale arriveranno circa 2,5 miliardi di euro, che contribuiranno alla riduzione del cuneo fiscale per le imprese di circa 10 miliardi. Un impegno che «verrà anche finanziato dalla eliminazione di sottocontribuzioni inutili e anacronistiche, dalla lotta all'enorme evasione fiscale (quella totale e calcolata in circa 200 miliardi di euro), e dalla riduzione della spesa pubblica, molto cresciuta in questi ultimi cinque anni».Il centrodestra contesta le cifre, eppure «appena abbiamo annunciato il taglio di cinque punti, Tremonti si è precipitato a dire che loro avrebbero tagliati tre punti, indicando le risorse nel taglio del fondo Inps che copre la Cig, l'indennità di disoccupazione e la malattia». Niente di strano, perché in questi anni Berlusconi e i suoi «hanno tagliato continuamente la spesa sociale, e fatto una politica fiscale e sociale che punisce i più deboli. Continueranno a farlo». Nonostante questo l’aumento della spesa pubblica è stato «folle: la crescita annua è stata del 4,7%, altro che il 2% di Gordon Brown. Hanno speso come Gordon Brown per due volte e mezzo», attacca, riferendosi alle politiche del ministro inglese. «Ci lasciamo un bilancio dello Stato in condizioni miserevoli, è stata una gestione inqualificabile».Sull’Ici nessun aumento, ma solo una ridistribuzione più equa delle aliquote. «La riforma del catasto è una questione di giustizia ed è necessaria - spiega - non vogliamo istituire, come si dice, una tassa patrimoniale perché c'è già, è pesante ed è l'Ici. Quindi non intendiamo aumentarla, anzi abbasseremo molto le aliquote ma poiché saranno redistribuite l'introito non cambierà».Smentita invece l’ipotesi di una reintroduzione della tassa di successione sopra i 180mila euro. «Quelle cifre non sono scritte nel programma – afferma Prodi - Il programma è quello che tutti abbiamo firmato». Poi spiega: «La tassa di successione ci sarà solo per i “ricchissimi”, in Usa ad esempio sono poche migliaia di persone». Quindi, rivolto ai giornalisti in sala, scherza: «Qui non c'è nessuno che ci possa rientrare».
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