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Cdl, si è fermata la rimonta.Prodi distanzia Berlusconi. Stampa
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lunedì, 20 marzo 2006


Sondaggio Demos-Eurisko : gli incerti calano al 3-4%


Crescita di consensi per la lista dell'Ulivo, l'Unione avanti di cinque punti

 

SI è fermata la rimonta del centrodestra, e il confronto televisivo tra i candidati-premier non ha fornito la "spinta" auspicata da Berlusconi. Tornanoprodi_contento.jpg anzi a crescere, nel borsino elettorale, le quotazioni dell'Unione, che continua a prevalere di oltre cinque punti nelle intenzioni di voto. Intanto Prodi, uscito vincitore dalla prima sfida di fronte alle telecamere, guadagna terreno nella considerazione degli elettori. Sono questi i principali risultati proposti dall'Atlante Politico, realizzato  da Demos-Eurisko. Le tendenze elettorali. Gli effetti della campagna mediatica del Presidente del Consiglio sembrano essersi arrestati, nelle ultime due settimane. Berlusconi ha forse già raccolto buona parte di quanto poteva raccogliere, e Forza Italia non appare più in crescita di consensi. Il deludente faccia a faccia con Prodi ha proiettato sul clima d'opinione le tendenze che stavano emergendo, molecolarmente, nel Paese. Il dato più significativo rilevato dall'indagine consiste, infatti, nella forte crescita dei pronostici favorevoli al centrosinistra, in vista delle prossime elezioni. Questo indicatore, che ha spesso anticipato l'evoluzione dell'opinione pubblica, vede oggi l'Unione prevalere di circa 18 punti sulla CdL. L'attivismo mediatico di prodi_a_praga.jpgBerlusconi e le aspettative create attorno al confronto hanno, d'altra parte, finito per favorire anche la mobilitazione degli avversari e, in qualche misura, la ripresa di iniziativa degli alleati-concorrenti. Si è ridotto, così, lo spazio elettorale esterno alle due principali coalizioni: sono cresciute sia le opzioni di voto per l'Unione che quelle per la CdL. Ma il vantaggio del centrosinistra è aumentato: supera ormai i 5 punti percentuali, nel voto per la Camera, e tendenze analoghe si registrano per il Senato. Nell'ambito del centrosinistra, siprodi_attacca.jpg osserva una crescita dei consensi per la lista dell'Ulivo, apparsa, nella precedente indagine, un po' in affanno. Nella CdL, il recupero più significativo riguarda invece An, nonostante la risonanza avuta dallo scandalo sullo spionaggio, che ha portato alle dimissioni del ministro Storace. La crescita delle preferenze per il partito appare, anche in questo caso, legata alla popolarità del suo leader, Fini, il più apprezzato fra i principali personaggi politici. Sull'esito del voto del 9-10 aprile peseranno certamente le scelte degli indecisi. Oltre un quarto del nostro campione (29%) non dichiara la propria opzione di voto. Gli incerti, che in maggioranza si orientano verso il centrosinistra, sembrano esitare soprattutto sulla scelta del partito. Solo una piccola quota - stimabile fra il 3% e i 4% dell'elettorato - si dichiara dubbioso sulla coalizione. Tra gli incerti che si orientano verso il romano_prodi.jpgcentrosinistra, il segmento più esteso è formato da elettori che giudicano "poco convincenti entrambe le coalizioni". Per l'Unione sarà decisivo, quindi, far emergere con maggiore chiarezza gli elementi qualificanti e distintivi del proprio progetto. Anche la CdL dovrà fronteggiare un problema analogo, oltre a quello di mobilitare la partecipazione elettorale: una quota estesa di incerti "vicini al centrodestra" si dice, infatti, tentata dall'astensione. Il confronto fra i candidati. Il processo di mobilitazione dell'elettorato, alimentato dal duello televisivo di martedì scorso, è ben visibile anche dagli spostamenti nei giudizi sui capi-coalizione. In seguito al faccia a faccia, è aumentato il numero di persone che si schierano a fianco dei due candidati. Si contrae - dal 20 al 13% - la porzione di incerti nell'indicare la propria preferenza su chi dovrà guidare la prossima squadra di governo. Prodi sembra, però, frenare l'avvicinamento di Berlusconi, che rimane distanziato di circa 8 punti. Se gli elettori di centrodestra e centrosinistra tendono a raccogliersi attorno ai propri leader, è quindi il Professore a uscire lievemente rafforzato dall'ultima settimana. Una indicazione confermata dalla pagella dei politici, dove Prodi - "promosso" dal prodi_simbolo_unione.png43% degli italiani - mantiene un vantaggio di circa 4 punti sull'avversario (e torna ad essere la figura più apprezzata dal "popolo di centrosinistra"). Il 36% degli interpellati, del resto, indica il leader dell'Unione come vincitore del dibattito televisivo. La sua performance nel confronto diretto fa lievitare, peraltro, il numero di intervistati che lo indicano come persona provvista delle credenziali per insediarsi a Palazzo Chigi. Ancor più di qualche settimana fa, Prodi si presenta come uomo capace di "governare nell'interesse di tutti", di "tutelare le persone deboli e bisognose". Berlusconi continua, per converso, ad offrire maggiori garanzie come "sponsor" dell'Italia oltre confine, oltre ad essere preferito per la sua capacità di "parlare alla gente" e di "tenere unita la maggioranza". Su tutte e tre le dimensioni, tuttavia, Prodi ha ridotto lo svantaggio, e appare oggi (leggermente) più convincente del Cavaliere nel proporre un programma di rilancio economico del Paese.

Ultimo Aggiornamento ( lunedì, 20 marzo 2006 )
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