Romano Prodi

Roma, 15 marzo 2006
"Sono soddisfatto, finalmente abbiamo messo in luce l'incongruenza di tutte queste valanghe di cifre. E poi è anche finito il discorso 'comunisti comunisti, comunisti', e poi 'comunisti comunisti, comunisti', e poi ancora 'comunisti comunisti, comunisti'. Era una musica che andava avanti da un po', chiuso, si parte coi contenuti, cosa vogliamo del Paese, finalmente comincia un dibattito politico decente". Intervistato da Sky Tg24 mentre usciva di casa questa mattina, Romano Prodi torna con queste parole sul duello di ieri con Silvio Berlusconi.

Quanto alle critiche di Berlusconi alla formula scelta, Prodi osserva: "Berlusconi ha criticato non 'queste' regole, ma 'le' regole. Io non ho voluto 'queste' regole, io ho voluto 'delle' regole uguali per tutti, lui non voleva regole uguali per tutti".

Ma qualcuno dice che proprio per queste regole il confronto è stato un po' noioso: "Non è mica uno spettacolo, non siam mica due ballerine, eh!", risponde Prodi. "Siamo andati lì a parlare dei problemi del Paese e se c'è stata noia vuol dire che abbiam toccato i temi". Il leader dell'Unione torna anche sulla sua richiesta di collaborazione a Berlusconi e Letta, in caso di avvicendamento a palazzo Chigi: "Dirci quali sono stati i problemi, quali le soluzioni, quali sono andate bene quali sono state sbagliate, che cosa si può fare, gli uomini più adatti, perché vi consigliamo la tal persona. Questo è un modo civile di gestire un Paese, e io spero che Berlusconi e Letta collaborino". 
 
Berlusconi: Prodi mente 
"E' una fandonia, una falsità, una menzogna, come tutto quello che ho sentito dire da lui ieri sera". Cosi' Silvio Berlusconi risponde a Romano Prodi il quale
aveva parlato di "insofferenza" del Cavaliere per le regole.

"Io perdente? Sono i sondaggi dei soliti noti, a me risulta il contrario".

"Sono sicuro che sarò qui per altri cinque anni".

Sulle prime pagine vince Prodi
Sulle prima pagine dei quotidiani italiani, la vittoria è per Romano Prodi: Repubblica, Stampa e Messaggero assegnano ai punti la vittoria al leader dell'Unione, il Corriere della Sera e il Sole 24 Ore scelgono la neutralità, solo il Giornale attacca il Professore.

Il Corriere della Sera non si sbilancia, e in prima titola con un anodino: "Prodi-Berlusconi, duello sull'Italia". Neanche nei titoli delle pagine interne il quotidiano milanese esprime un giudizio, che è invece affidato all'editoriale di Paolo Franchi: "Prodi complessivamente se l'è cavata meglio".

La Repubblica è più netta: "Prodi vince ai punti", è il titolo di prima pagina. Sulla stessa linea il titolo della Stampa, il concetto è lo stesso: "Prodi conduce, Berlusconi insegue". E all'interno è "Prodi ai punti".

Molto simile il titolo del Messaggero, il cui direttore era ieri in studio a porre le domande: "Prodi all'attacco, Berlusconi in difesa", titola in prima il quotidiano romano.

Il Sole 24 Ore è l'unico quotidiano che non dedica un titolo di prima al duello tv: solo una fotonotizia che rimanda a pagina 12, dove il titolo non esprime un giudizio sul vincitore: "Duello su tutto, anche sulle regole". Il 'Punto' di Stefano Folli critica entrambi i contendenti: "E' mancata l'idea di quale Italia vogliono costruire".

Solo per il Giornale di Paolo Berlusconi il Presidente del Consiglio è andato meglio: "Prodi a domanda non risponde", e nel catenaccio: "Più concreto ed efficace il premier". Scontato anche il titolo dell'Unità: "Prodi cancella Berlusconi".

Per il Manifesto è "Il re alle corde", e "Romano Prodi si aggiudica il match".

Libero, il quotidiano di Vittorio Feltri, boccia entrambi: "Morti di sonno" è il titolo in prima. E poi: "Il duello si trascina fino alla fine senza sorprese". "Che noi il primo confronto tv".

E se Il Riformista prende posizione con un inequivocabile "Prodi parla al futuro, Berlusconi al passato", il Foglio si affida a ben 4 commenti in prima pagina, che si dividono sui due duellanti.

Infine l'Avvenire: il quotidiano della Cei elogia i toni: "Berlusconi e Prodi, duello vero senza ipocrisia e toni da rissa".