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mercoledì, 15 marzo 2006
Duello tv
Prodi-Berlusconi: regole rispettate ma nessun colpo di scena
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Romano Prodi e Silvio Berlusconi
Regole rispettate nel primo faccia a faccia in tv tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi. Sono stati 16.129.000 gli italiani che l'hanno visto ieri sera. Lo share registrato dalla trasmissione è stato del 52.13%. Poche emozioni, qualche accenno di polemica tra i due principali contendenti delle prossime elezioni politiche, confronto tra molti temi caldi, dall'immigrazione al cuneo fiscale. Alla fine, i commenti dei due, anche questi di segno opposto. Gli esperti di comunicazione sono concordi nell'assegnare al Professore una vittoria di misura. Ma torniamo alla cronaca.
Il via l'ha dato una domanda sulle tasse fatta al leader dell'Unione dal direttore del Messaggero, Roberto Napoletano. ''Tranquilli. Non si aumentano le imposte per diminuire il cuneo fiscale'', risponde Prodi. E precisa: ''Nessuna pensione sarà intaccata. Voglio assicurare le persone anziane che il loro potere di acquisto sarà preservato''.

Tocca poi a Berlusconi che sottolinea come sui tempi di riduzione del cuneo Prodi sia stato smentito da Fassino. ''Sul progetto dell'Unione di ridurre di cinque punti il cuneo fiscale, occorre anzitutto dire che il Professor Prodi è stato smentito dal segretario dei Ds. Prodi lo vuole realizzare nei primi cento giorni, Fassino dice lo faranno in cinque anni. Senza tenere conto del fatto che i sindacati sono contrari''. Poi il Cavaliere punta il dito contro l'Irap: ''Imposta rapina che colpisce il lavoro delle aziende'' e ricorda che la Commissione di giustizia Ue ha dato un parere negativo sulla tassa.
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Euro e aumento dei prezzi - Prodi attacca e dice che i danni li ha fatti il governo di centrodestra: ''La lievitazione dei prezzi c'e' stata in Italia ma non in altri Paesi perché l'esecutivo è rimasto inattivo. Io e Ciampi avevamo avviato una commissione nazionale di controllo e varie commissioni provinciali che non sono state mai convocate. Non c'è stata neppure l'esposizione del doppio prezzo per un lungo periodo, come era stato preventivato''. Ma il Cavaliere risponde che il suo governo ha fatto ciò che poteva per controllare l'aumento dei prezzi.
Sui conti pubblici - Prodi attacca: ''C'è un deficit al 4,1% che fa tremare le vene ai polsi di chi deve prendere le redini del governo''. Ma Berlusconi smentisce il leader dell'Unione: "Il Professore non ha potuto contraddirmi quando ho affermato che noi abbiamo ereditato dal centrosinistra un'Italia, unico paese in Europa, sotto il 3%. Quindi loro hanno distrutto i conti, il deficit eccessivo l'hanno creato loro''. Poi conclude parlando delle infrastrutture e degli oltre 70 cantieri aperti dal suo governo.

Immigrati - Dall'editorialista della Stampa ed ex direttore del Tg1 Marcello Sorgi, arriva la domanda sull'immigrazione che prende spunto dalle recenti file agli uffici postali. Prodi definisce la situazione attuale ''assolutamente scandalosa'' dicendo che la Bossi-Fini favorisce l'immigrazione clandestina. Per il Professore ''bisogna cambiare radicalmente la politica per gli immigrati''. ''Mi stropiccio gli occhi e le orecchie'' afferma meravigliato Berlusconi. E fa notare che il centrosinistra gli immigrati semmai li ha fatti entrare, ''ma noi abbiamo avuto il merito di regolamentare i clandestini''.

Leva obbligatoria
- Il confronto si accende e Prodi attacca la Cdl che tra i numeri delle proprie riforme inserisce anche la soppressione dell'obbligo di servizio militare . Il leader dell'Unione precisa che la leva obbligatoria è stata eliminata nel 2000 dal governo D'Alema e afferma: ''Non ho mai proposto il servizio civile obbligatorio, non c'è nel programma''.
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Scontro e insulti - Il Cavaliere torna ad attaccare Romano Prodi: ''Abbiamo ricevuto solo insulti, offese. Il centrosinistra è una coalizione rissosa e Romano Prodi è solo un leader di facciata. Lo usano come un front man'' dal momento che i leader del partito più forte del centrosinistra ''sono impresentabili'', perché vengono dal partito comunista. Ma Prodi non ci sta e replica stizzito: ''Io non ho danti causa, caro presidente, io sono il capo della coalizione e la pregherei di osservare più rispetto nei miei confronti come io l'ho osservato con lei questa sera. Quanto agli insulti non facciamo l'elenco perché sarebbe un elenco molto triste, parliamo del futuro''. Il botta e risposta non si ferma e Berlusconi ricorda di essere stato definito da Prodi '''venditore di tappeti'''. E precisa: ''Non ho mai insultato nessuno, al massimo ho usato l'ironia''.

Governo e conflitto di interessi - La sfida torna su toni più pacati. Prodi assicura che il suo sarà un governo del dialogo: ''Chiederò ai miei ministri di dialogare con i loro predecessori''. Ma quando si parla di conflitto di interessi, il clima si riscalda di nuovo. Il Professore afferma: ''Non possiamo avere un premier che va fuori e dentro il Consiglio dei ministri per ben quattro volte''. E affonda: ''Metà dei deputati di Forza Italia proviene dalle aziende di Berlusconi''. Ma il Cavaliere attacca: ''Per gli italiani il caso Mediaset non esiste''. E torna a dire che il ''vero conflitto di interessi è quello della sinistra con la Lega delle cooperative. Tutto ciò che viene denunciato trova copertura nella magistratura'', visto che, dice Berlusconi, ''tutte le inchieste vengono insabbiate''.
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Il finale - Poi i due sfidanti chiudono con un discorsino puramente elettorale. Berlusconi: "Questo esecutivo è l'unica entità politicamente nuova apparsa in Italia. Dall'altra parte ci sono molti riciclati, rissosi, che fanno politica senza nessuna passione". Prodi: "Mi rivolgo a tutti gli italiani e soprattutto ai giovani. Bisogna far ripartire l'Italia, non possiamo più esitare. Insieme possiamo organizzare un po' di felicità futura per tutti".
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