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Duello TV:cresce il livello dello scontro... Stampa
Scritto da Administrator   
martedì, 14 marzo 2006

 

Duello TV:cresce il livello dello scontro...

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"Con un cambio dell'euro a 1.500 lire tutto il sistema italiano sarebbe fallito: lo hanno detto Confindustria e le imprese...". La moneta unica è altro argomento di scontro tra Romano Prodi e Silvio Berlusconi nel faccia a faccia su Raiuno. Il professore attacca il "presidente del Consiglio" e la sua idea di "cambio a 1.500" e sottolinea ironico: "Non so come si possa dire una roba del genere, quando tutti spingevano per un cambio conveniente per esportare...". Alla fine il cambio prescelto fu un "risultato forte", continua il leader dell'Unione: "lo aveva detto anche Tremonti. Poi passa il tempo e cambia l'opinione: ci si deve spiegare pechè all'inizio l'euro era un trionfo e ora è un problema. I problemi li ha creati il governo".

"Non si aumentano le imposte per diminuire il cuneo fiscale". E' una delle prime affermazioni di Prodi nel confronto tv con Berlusconi. Prodi ha ribadito la volonta' di abbassare di 5 punti le tasse sul lavoro. Pronta la replica del premier: "Prodi e' stato smentito da Fassino. Il primo ha parlato di abbassare il cuneo fiscale nei primi 100 giorni, il secondo ha detto in 5 anni". Il premier ha poi ricordato che il governo Prodi fece approvare l'Irap "una tassa che esiste solo in Italia".

"Un paese decente controlla la spesa pubblica come si propone di fare mentre in questi anni ha continuato a crescere senza controllo". Romano Prodi critica il governo Berlusconi sulla gestione dei conti pubblici.

Nel corso del duello tv con il premier il leader del centrosinistra ha spiegato come è possibile finanziare la riduzione del cuneo fiscale, come proposto dal programma dell'Unione: "Si farà una modulazione tra il costo del lavoro stabile e quello precario, poi c'è un discorso molto chiaro sulle rendite finanziarie. Non dimentichiamo che siamo reduci da un'estate in cui ci sono state plusvalenze incredibili che erano tassate zero, per una disposizione del governo Berlusconi. Infine: l'evasione fiscale: è un discorso serio e non ridicolo - insiste Prodi -. In questi anni i livelli di evasione sono stati impressionanti e gli introiti per l'erario non sono aumentati nonostante i condoni che dovevano portare il risanamento, hanno portato invece solo irregolarità al sistema tributario: e abbiamo un bilancio dello Stato in una situazione disastrosa".

Prodi ammette perciò che non si troveranno mai le risorse per ridurre il cuneo fiscale "se la spesa pubblica continuerà a crescere senza controllo come è stato in questi anni. E' aumentata di oltre il 2,5%, riducendo l'avanzo primario praticamente a zero".

"Tesi bislacche" e "commissioni inutili". Silvio Berlusconi rispedisce al mittente le accuse che vedono il suo governo - secondo quanto affermato da Prodi - come principale responsabile del caro vita legato all'introduzione dell'euro. Nel corso del faccia a faccia con il leader dell'Unione, il premier ha spiegato che da subito "abbiamo verificato che le commissioni centrali istituite dalla sinstra non avevano alcun potere" d'intervento "sul mercato. Loro - ha attaccato Berlusconi - creano commissoni solo per metterci dentro amici e clientele, così come hanno fatto nel loro programma dove ho visto che ci sono 45 nuove entità che come unico risultato porteranno quello di un costo in più per le casse dello Stato".

"Prodi dà assicurazioni, ma ha dietro di sé una coalizione rissosa, che usa la sua immagine come front-man, come facciata, perché i veri leader sono impresentabili visto che vengono dal partito comunista". Già alla prima occasione, Silvio Berlusconi batte sul tasto della divisione dell'Unione e della scarsa - a suo dire - autorità di Romano Prodi.

Il tema è la riduzione del costo del lavoro, e Berlusconi afferma: "Prodi ha detto che lo ridurranno di 5 punti percentuali nei primi cento giorni, ma Fassino, leader del maggior partito dell'Unione, ha detto che lo faranno in 5 anni. E Prodi non ha l'autorità per dire che faranno in 100 giorni una cosa che Fassino dice si farà in 5 anni".

"Se dobbiamo essere contenti di un deficit al 4.1 per cento il paese è messo male... La preoccupazione per i conti è tale che fa tremare le vene ai polsi di chi deve guidare questo paese". Al faccia a faccia tv con Berlusconi Prodi chiede "la trimestrale di cassa per avere un quadro preciso per governare".

"Sappiamo che le spese del Tesoro nei primi due mesi del 2006 sono elevatissime - sottolinea il professore - Chiedo che venga immediatamente data la trimestrale di cassa, cioè i conti che si devono dare all'inizio dell'anno in modo da avere un quadro preciso per governare. Non ci bastano più le previsioni, abbiamo avuto troppi anni di previsioni mancate. Non possiamo più andare avanti in questo modo: abbiamo bisogno di un quadro preciso con cui governare il paese quando dovremo governarlo".

 

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