Clemente Mimun modera il dibattito
Roma, 14 marzo 2006
Romano Prodi e' il primo ad arrivare negli studi di via Teulada dove fra poco si terra' il confronto fra il leader dell'Unione e il premier Silvio Berlusconi. Prodi indossa un abito scuro e una cravatta blu. Il premier, in completo scuro, camicia azzurra e cravatta scura e' giunto nella sede della Rai circa mezz'ora dopo il suo avversario. Il primo a rispondere, per sorteggio, e' il leader dell'Unione.
"Non si aumentano le imposte per diminuire il cuneo fiscale". Lo dice Romano Prodi rispondendo alla prima domanda del direttore del Messaggero, Roberto Napoletano sulle tasse, ribadendo la volonta' di abbassare di cinque punti le tasse sul lavoro.
Prodi batte su uno dei punti prioritari del programma di governo dell'Unione: ridurre l'evasione fiscale. "Quando eravamo al governo - ricorda il
professore - il consuntivo di ogni tre mesi segnalava che arrivavano più soldi di quelli previsti perché la gente aveva capito che noi le imposte le facevamo pagare". "Eravamo seri - continua Prodi - e quando c'è giustizia redistibutiva, gli italiani non sfuggono. E' necessario ripristinare l'etica per tutti i cittadini italiani".
"Prendo atto che Prodi ha annunciato di avere a cuore la riduzione del costo del lavoro. Ma ricordo che ai tempi del suo governo, il suo ministro Vincenzo Visco fece approvare l'Irap, una tassa che esiste solo in Italia, negativa per le aziende, che noi chiamiamo imposta-rapina". Cosi' il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha risposto alla prima domanda sul fisco, replicando immediatamente a quanto appena affermato dal leader dell' Unione Romano Prodi.
"Prodi e' stato smentito da Fassino. Il primo ha parlato di abbassare il cuneo fiscale nei primi 100 giorni mentre il segretario dei Ds ha detto in cinque anni".
Silvio Berlusconi ha parlato venti secondi in piu' rispondendo alla prima domanda del faccia a faccia con Romano Prodi.
La seconda domanda è di Marcello Sorgi e riguarda l'euro che divide i due schieramenti.
Berlusconi e Prodi avranno un'ora e mezza a disposizione per un confronto con regole all'americana: domande e risposte con tempi precisi, no a interruzioni e applausi. Un sorteggio ha affidato a Clemente Mimun la prima delle due sfide, quella di stasera, mentre a Bruno Vespa toccherà quella del 3 aprile.
Sia il network Cnn che la tv spagnola hanno chiesto di poter trasmettere in diretta il dibattito. I due leader ieri si sono praticamente ritirati in "clausura" con i rispettivi staff per studiare strategia e tattica, ma anche le tecniche di immagine e di comunicazione da adottare questa sera.
Le regole fissate mettono infatti il premier di fronte alla necessità di rivedere la strategia comunicativa adottata negli ultimi mesi. Prodi ha annullato tutti i suoi impegni di oggi per dedicarsi alla preparazione del primo confronto con il premier.
Il confronto sarà condotto dal direttore del Tg1 Clemente Mimun, mentre le domande saranno poste dal direttore del Messaggero, Roberto Napoletano e dall'editorialista della Stampa, Marcello Sorgi. Domande e risposte dovranno avvenire secondo tempi e tecniche prestabilite e al moderatore di fatto spetterà solo il compito di far rispettare le regole. Per Prodi e Berlusconi è il terzo duello televisivo dopo i due del 1996.
Sul confronto pesano ancora le conseguenze del clamoroso e polemico abbandono di Silvio Berlusconi alla trasmissione condotta da Lucia Annunziata domenica.
Le regole
In studio non ci sarà pubblico, perché la sua composizione sarebbe stata un problema insormontabile e il suo comportamento oggetto di troppi limiti.
Le domande ai due contendenti saranno poste dai due giornalisti presenti in studio, mentre il conduttore Rai si limiterà a far rispettare i tempi e l'ordine di intervento. Per le domande ci saranno a disposizione 30 secondi, mentre per le risposte Berlusconi e Prodi potranno contare su 2 minuti e 30 secondi. Prevista anche una replica, della durata massima di un minuto, al termine delle risposte. Chi inizierà a rispondere stasera (scelta che avverrà con la 'monetina') sarà il secondo nella sfida del 3 aprile. Alla fine entrambi i contendenti avranno a disposizione 2 minuti e 30 per una conclusione senza domande.
Le due parti hanno scelto ciascuno un giornalista: Berlusconi ha optato per il neo direttore del Messaggero, Roberto Napoletano, mentre Prodi ha scelto l'opinionista de La Stampa, Marcello Sorgi. Il regolamento della commissione di Vigilanza prevedeva che le due parti presentassero una 'terna' di giornalisti da cui ne sarebbe stato estratto a sorte uno per parte. I due contendenti hanno invece ignorato la norma della commissione, e si sono scelti direttamente un giornalista ciascuno.
Berlusconi e Prodi non potranno avvalersi di appunti o di bigliettini per rammentare dati o tesi da sostenere durante i loro interventi. Dovranno contare solo sulla loro preparazione e sulla loro memoria e nessuno potrà portare all'attenzione del pubblico grafici o schede la cui veridicità sarebbe difficile controllare.
Non ci sara' il rischio per Berlusconi, Prodi e per i giornalisti in studio di sforare i tempi rigidamente regolati per il match televisivo. Sono undici, secondo quanto si apprende, i cronometri sparsi nello Studio 5, che ospitera' il primo faccia a faccia tra i leader dei due schieramenti.
La regia del confronto sarà legata a regole ferree. L'inquadratura sarà fissa e riguarderà chi sta parlando. Non sono ammesse, durante gli interventi, panoramiche dello studio, e neanche inquadrature dell'avversario mentre uno dei due parla. La regia è stata affidata ad un regista 'interno' alla Rai.
