Un nuovo capo dello Stato

Intensi gli appuntamenti politici del primo semestre 2006: elezioni amministrative, politiche, referendum sulla riforma costituzionale e l'elezione del nuovo presidente della Repubblica.

Il nuovo capo dello Stato dovrebbe essere eletto a maggio. Il mandato di Carlo Azeglio Ciampi scade il 13 maggio. Le Camere si riuniranno a inizio mese (non oltre 20 giorni dopo il voto del 9 aprile), e il Parlamento dovrà essere convocato in seduta comune per l'elezione entro 15 giorni dalla prima riunione. Nel frattempo saranno prorogati i poteri di Ciampi. Difficile sapere se le forze politiche troveranno l'accordo per eleggere subito il Capo dello Stato con la maggioranza dei due terzi (ripetendo l'exploit riuscito sette annni fa con Ciampi) o se si andrà oltre il terzo scrutinio, quando basta la maggioranza semplice.

Il toto candidati inizia a montare. Nel caso di vittoria alle elezioni politiche dell'Unione, il nome oggi più accreditato è quello di Giuliano Amato, considerato il leader del centrosinistra meno sgradito alla Cdl e in particolare a Berlusconi che nel 1994 lo volle alla guida dell'Antitrust.
Mentre, in caso di vittoria del centrodestra, era stato lo stesso Silvio Berlusconi nella conferenza stampa di fine anno del 2004, in indicare in Gianni Letta un "eccellente possibile candidato", in alternativa al Cavaliere medesimo. E mentre Pannella ha già annunciato la riedizione dei comitati del 1999 'Emma for president' per portare la Bonino al Quirinale, a sinistra c'è anche chi fa il nome di Giorgio Napolitano come primo possibile presidente repubblicano proveniente dall'ex Pci.

Nel toto-presidente, infine, anche Beppe Pisanu, Pier Ferdinando Casini e Marcello Pera per il centrodestra. E  in crescita sono anche le quotazioni di Mario Monti, come 'super partes' centrista (o per meglio dire 'terzista') che potrebbe mettere d'accordo i poli. Come soluzione in extremis, poi, c'è ancora in campo la possibilità di un secondo mandato per Ciampi.