Le elezioni amministrative 2006

Intensi gli appuntamenti per la politica italiana nel primo semestre 2006:  la fine del mandato di Carlo Azeglio Ciampi, il referendum sulla riforma costituzionale, il voto per le amministrative e le elezioni politiche. Un semestre di fuoco che porterà al rinnovo dei vertici istituzionali del Paese: Governo, Parlamento, Presidenza della Repubblica, primi cittadini di Roma, Napoli e Milano, Governatore della Sicilia.

ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Ci sono due tornate, le regionali in Sicilia e le amministrative in grandi comuni come Roma, Milano e Napoli. Le date non sono ancora state fissate. Quella del voto in Sicilia viene stabilita dal Presidente della Regione. Il mandato di Totò Cuffaro scade il 24 giugno. Nei mesi scorsi il Governatore si era accordato con il Premier Silvio Berlusconi per andare al voto dopo le politiche. La scelta non dovrebbe cadere però su fine giugno, ma presumibilmente a inizio mese o fine maggio. Un periodo che, secondo la maggioranza, andrebbe bene anche per la data delle comunali, che la Cdl vorrebbe accorpare alle regionali in Sicilia, evitando così di andare alle urne tre volte in due mesi. Quindi, in Sicilia si potrebbe tornare al voto in una domenica tra fine maggio e inizio giugno (la più gettonata è la giornata del 4), lasciando così passare un congruo lasso di tempo dopo le politiche, essendo tramontata l'ipotesi di election day.

In Sicilia la partita sulle candidature è chiusa. L'Unione corre con Rita Borsellino, vincente alle primarie su Ferdinando Latteri. Per la Cdl confermata la candidatura del governatore uscente Totò Cuffaro, la cui 'investitura' ufficiale è stata sancita da una convention del centrodestra. A Milano, per palazzo Marino, chi tra Bruno Ferrante (favorito nei pronostici) e Dario Fo vincerà le primarie del prossimo 29 gennaio sfiderà, per l'Unione, Letizia Moratti, candidata dalla Cdl.

A Napoli il centrosinistra punta ancora sul sindaco Rosa Russo Jervolino, mentre è aperta la partita per il candidato della Cdl, dopo il rifiuto del magistrato Arcibaldo Miller. Infine a  Roma contro il sindaco Walter Veltroni, per l'Unione, la Cdl non ha potuto evitare un altro tridente: il forzista Alfredo Antoniozzi, i ministri Gianni Alemanno e Mario Baccini per An e Udc.