Intercettazioni. Ciampi accetta le dimissioni di Storace, interim a Berlusconi Francesco Storace
Roma, 11 marzo 2006
Il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha firmato il decreto di dimissioni del ministro della Salute, Francesco Storace, ed ha affidato l'interim al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
"Mi permetta di ringraziarla per la nomina ministeriale e per come Ella ha premurosamente seguito la mia attività". Si conclude così la lettera di dimissioni che il ministro della salute Francesco Storace ha inviato questa mattina al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ed al Presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi. "Ora voglio essere interrogato" "Ho pubblicamente esposto nella giornata di ieri, per un dovere di trasparenza verso la nazione e per evitare l'ombra del sospetto su una vicenda che casomai mi vede vittima e non colpevole, le ragioni della mia decisione". In una intervista a Repubblica, Storace ha detto di voler essere "al di sopra di ogni sospetto: se resto ministro i giudici non mi interrogano, invece non ho più 'mantelli' non sono parlamentare e quindi non godo di immunità. Io mi offro, i giudici facciano il loro dovere". "Da mesi i giudici - continua Storace - indagano e mai hanno pensato: sentiamo questo, vediamo che cosa ha da dire. Piuttosto che veder continuare lo spettacolo del volantinaggio di notizie alle redazioni dei giornali, lo faccio finire io: mi interroghino". Storace ha detto poi di aver pensato a rinunciare alla candidatura alle politiche come capolista di An al Senato. "Ci ho pensato, ma poi mi sono chiesto: a che cosa servirebbe? E' la Mussolini che lo vorrebbe. Ci sono 30 giorni di tempo prima delle elezioni, mi interroghino e intanto posso tornare al 'Secolo d'Italia'. Sono il primo ministro che si dimette per voci e non per avvisi di garanzia".
Fassino: c'è del marcio a destra Il segretario dei Ds Piero Fassino è tornato sulla vicenda in una intervista a Radio Popolare ribadendo: "C'è del marcio a destra. E anziché fare le vergini indignate, i vertici di An a cominciare da Fini si diano da fare". "Mentre sulla richiesta di rinvio a giudizio di Berlusconi preferisco non parlare, perché penso che la politica debba stare fuori da ogni commento, la vicenda Storace non la posso ignorare perché è entrata direttamente dentro la politica". |