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Viminale:Diciassette i simboli ricusati. Stampa
Scritto da Administrator   
mercoledì, 01 marzo 2006
Diciassette i simboli ricusati

DICIASETTE. Tanti sono i simboli ricusati dall'Ufficio elettorale centrale del Viminale. Ed è in corso la notifica della decisione ai depositanti, che hanno 48 ore per opporsi e provvedere alle integrazioni richieste. Alcuni dei simboli sono stati ricusati per confondibilità con altri.

 Ecco l'elenco: Partito socialdemocratico; Federazione unitaria di centrosinistra; Federazione dei Verdi; L'Unione consumatori; Lega per le autonomie-Alleanza lombarda; Nuovo partito comunista italiano; Movimento sociale italiano destra nazionale; Movimento sociale lista Rauti; Movimento idea sociale; Partito democratico cristiano; Democratici cristiani uniti; Socialisti Craxi; Sodalizio nazionale scudo crociato; Ppe Italia Partito popolare EU; Confederazione di centro; Democrazia cristiana; Movimento Unione popolari. Sono 9 i contrassegni senza effetto, cioè bocciati perchè sprovvisti di importanti requisiti e pertanto nell'impossibilità di opporsi alla decisione: Partito di centro; Risveglio pubblico; Partito federalista europeo; Club forza Italia pianeta; Centro popolare; Vaglio partito della montagna; Partito autonomista trentino; Partito auronomista trentino-VVV. Ancora 9 sono quelli ricusati «per altri motivi» (perchè nel logo recano simboli religiosi o richiami al fascismo): Movimento sociale cristiano (simboli religiosi); Unione cattolica italiana (simboli religiosi); Italia cristiana (simboli religiosi); Movimento fascismo e libertà (partito fascista); Partito comunista italiano (non legittimato uso); Zarlenga omnia (non legittimato uso); Democrazia europea (deposito simboli diversi stesso depositante); Democrazia europea (idem); Democrazia europea (idem). «Sì, come avevamo previsto, il nostro simbolo è stato bocciato perchè ce ne erano diversi con la scritta Movimento Sociale e con la Fiamma. Ma ne abbiamo pronto un altro che presenteremo giovedì al Viminale» - ha detto Pino Rauti - Il nuovo simbolo conterrà la scritta "Lista Rauti-Viva l'Italia", con sullo sfondo i colori della bandiera italiana». Bobo Craxi, invece, è indignato.

E, senza fare nomi, accusa il Nuovo Psi di De Michelis di essere dietro a la decisione del ministero dell'Interno, e sostiene che la sorella Stefania vorrebbe impedirgli di mettere il cognome Craxi nel logo. Bobo Craxi, che ha avuto ieri un incontro con Romano Prodi, chiede quindi all'Unione di prendere posizione a difesa del suo partito, perchè altrimenti - avverte - correrà alle elezione per proprio conto.

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