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RAI/ CURZI: CI OPPORREMO IN OGNI SEDE A COLPO DI MANO SU NOMINE Stampa
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mercoledì, 22 febbraio 2006

Sostituzione a Rai Due causata da diktat della Lega

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 Roma, 21 feb. (Apcom) - "Di fronte alla ribadita determinazione della componente di centrodestra del CdA di procedere manu militari ad un pacchetto di nomine di alti dirigenti Rai motivato solo dall'approssimarsi dell'appuntamento elettorale e in particolare ad un cambio di direzione della Rete Due notoriamente dettata solo da ragioni interne agli equilibri della maggioranza governativa, ho scelto, insieme ai colleghi Rizzo Nervo e Rognoni, di privare la riunione consiliare straordinaria fissata per domani di una nostra presenza che in una qualche maniera consentisse e legittimasse un vero e proprio colpo di mano, destinato a mortificare le sempre più impellenti esigenze e le grandi attese dell'azienda in materia di riorganizzazione e di responsabilizzazioni professionali, dopo anni di confusione, precarietà ed epurazioni". Lo afferma in una nota il consigliere di amministrazione della Rai Sandro Curzi.

 

"E' veramente paradossale e intollerabile, quindi, che i cinque colleghi di centrodestra - osserva Curzi - si consentano di attribuire a noi 'motivazioni esclusivamente di carattere politico'. Si tratta di un ribaltamento della realtà che ha purtroppo illustri e ormai abituali precedenti nell'area politica di centrodestra e che non fa onore al tentativo che, con molto senso di responsabilità e pazienza, abbiamo compiuto in questi mesi per sottrarre l'azienda alle conseguenze più devastanti della sua occupazione militare da parte della maggioranza governativa".

 

"Debbo aggiungere - prosegue la nota del consigliere del centrosinistra - che a torto mi si attribuisce una contraddizione fra la mia posizione di oggi e quanto da me richiesto e sollecitato sin dai tempi della mia reggenza provvisoria della presidenza per restituire alla Rai un assetto che consentisse la piena utilizzazione delle migliori e in effetti notevoli professionalità in essa presenti, ma messe in disparte per ragioni squisitamente politiche. Le 'inerzie' che non hanno consentito sinora questo necessario riassetto non sono state, come sostengono i miei illustri colleghi, 'non intenzionali'. In tutti questi mesi la Rai è stata mantenuta intenzionalmente e scientemente in una situazione di precarietà".

 

"Piuttosto - insiste Curzi - mi spieghino quei cinque consiglieri perché non hanno consentito, in ben nove mesi di gestione, di introdurre la benché minima innovazione e di effettuare il più modesto dei piani di risanamento e perché invece oggi, solo oggi, a un mese e mezzo dalle elezioni, vorrebbero improvvisamente cambiare la direzione di Rai Due non per ragioni, con criteri e per finalità professionali ma semplicemente in base al diktat della Lega, e procedere a decine di nomine secondo clandestine liste di quadri selezionati secondo logiche lottizzatorie di stretta appartenenza partitica. Noi faremo di tutto, in ogni sede, per impedire che al servizio pubblico venga risparmiato questo ennesimo scempio. E comunque - conclude la nota - i consiglieri che volessero arrogantemente procedere su questa strada, abbiano il coraggio - senza pretendere la nostra collaborazione - di assumersi sino in fondo, e a tutti i livelli, le proprie responsabilità".

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