BRUXELLES, 1 Novembre -

"E' arrivato il momento di rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro". Lo scrive Jean Claude Juncker subito dopo la mezzanotte, nei primi minuti del suo mandato alla guida della nuova Commissione europea, quasi a chiarire a tutti che non intende perdere un istante nel suo sforzo di cambiamento. Anche il motto scelto dalla squadra del leader lussemburghese, "le sfide dell'Europa non possono aspettare", esprime bene il senso dell'urgenza con cui il successore di Barroso intende interpretare il suo ruolo, in una fase delicatissima per il futuro dell'Unione, stretta tra crisi economica e il diffondersi di movimenti euroscettici. "Grazie al sostegno democratico dei cittadini europei, del Parlamento europeo e dei capi di Stato e di governo - sottolinea Juncker - oggi la nuova Commissione entra in carica. A partire da questo momento io e la mia squadra cominceremo a lavorare sodo per assicurare all'Europa il nuovo inizio che abbiamo promesso.

Insieme ad un team forte ed esperto non vedo l'ora di impegnarmi per l'Europa nel corso dei prossimi cinque anni". Per spingere sul concetto del lavoro di squadra, associato anche alla velocità tipica dei social network, la nuova Commissione ha diffuso una serie di miniclip, lunghe non oltre 30/40 secondi, cliccabili su Youtube, con i profili dei 28 nuovi Commissari. Mobilitato anche il sito della Commissione, che apre con una bella foto del 'team' sulle scale di Berlaymont, e sotto i loro nomi, i loro portafogli e la descrizione dei sette nuovi project team. Tra loro c'è chi, come Lord John Hill, commissario inglese ai servizi finanziari, proprio oggi ha deciso di esordire su twitter: "Benvenuti nel mio account. Non vedo l'ora - scrive nel suo primo 'cinguettio' - di lavorare fianco a fianco con la squadra di Juncker #TeamJunckerEU che oggi entra in carica", scrive Hill, accusato da molti di essere la quinta colonna della 'City' a Bruxelles. Concetto ribadito, sempre su twitter, anche da Jyrki Katainen, colui che prevedibilmente nei prossimi mesi farà di tutto per tenere la barra dritta sulle politiche di rigore, respingendo ogni possibile allentamento dell'austerity. "Primo giorno come Vicepresidente per l'occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività.

Non vedo l'ora - assicura l'ex premier finlandese - di lavorare a stretto contatto con i miei colleghi e con gli altri concittadini europei". Pronto a collaborare con i nuovi vertici di Bruxelles anche il capo della diplomazia americana, John Kerry. Anche lui, subito dopo la mezzanotte, ha inviato un messaggio di saluto al presidente Juncker. Una nota che per l'Italia ha un significato particolare, visto che conferma la forte vicinanza tra il segretario di Stato e la nuova Lady Pesc, Federica Mogherini.

"Non vedo l'ora di collaborare con la nuova Commissione. Juncker - osserva Kerry - ha riunito un gruppo di leader europei di talento, tra cui vecchi amici come la subentrante Alto rappresentante Federica Mogherini. Gli Stati Uniti e l'Unione europea condividono un passato comune, onorando il centenario dall'inizio della Prima guerra mondiale. E oggi condividiamo una visione comune per un'Europa unita, libera e in pace".(ANSA).