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Gli scienziati USA: Un chip nel cervello per riacquistare la memoria Stampa
Contributo di Roberto Pica   
domenica, 03 agosto 2014

Recuperare i ricordi sarà possibile grazie a un dispositivo da impiantare nel cervello. Il meccanismo, composto da un chip e un sistema elettronico esterno, è stato messo a punto, nell'ambito del progetto Restoring active memory, dal Lawrence Livermore National Laboratory, dalla University of California e dalla Medtronic, azienda di tecnologie biomediche.

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Prototipo nel 2017 - Il progetto è finanziato con 2,5 milioni di dollari dalla Defense Advanced Research Projects, agenzia governativa di ricerca e sviluppo militare. Il piano dei ricercatori è quello di costruire entro il 2017 un prototipo in grado di registrare l’attività neurale e modulare il funzionamento delle aree cerebrali danneggiate.

 

Ciò sarà possibile grazie a un dispositivo costituito da microelettrodi da impiantare nell’ippocampo e nella corteccia entorinale, due regioni del cervello associate alla memoria. Inoltre, ci sarà un sistema elettronico esterno posizionato intorno all’orecchio, in cui verranno immagazzinate le informazioni raccolte.

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Soluzione inedita - Satinderpall Pannu, direttore del centro di bioingegneria che si occupa del progetto, ha dichiarato: "Attualmente non esiste alcun trattamento efficace per la perdita di memoria derivante da condizioni come il trauma cranico".

 

Gli scienziati sperano, quindi, di fornire un aiuto a pazienti oggi incurabili, vittime di traumi o patologie cerebrali che danneggiano le aree cerebrali responsabili dei processi mnestici, come l’Alzheimer, la più comune malattia neurodegenerativa.

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