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Washington Post: le frasi di Papa Francesco sono fatte per l'era di Twitter Stampa
Contributo di Giorgio Fantucci   
martedì, 04 giugno 2013
papa_francesco.jpgE' un Papa che sembra nato per i tweet: le battute di Papa Francesco "sono fatte per l'era di Twitter", nota il Washington Post. Il suo linguaggio "semplice e diretto" sforna frasi a effetto come "L'eternità non sarà noiosa", "Con le facce da funerale non si può annunciare Gesù", "Le guerre sono una follia", "Non siamo cristiani part-time". Parole che deliziano i follower, ma suscitano qualche disapprovazione nel mondo religioso.

 

"Mentre il mercato online delle idee dà alla Chiesa cattolica un nuovo palco da cui predicare, la questione di come insegnare la fede alle masse senza annacquare il messaggio è vecchia come la religione stessa", osserva Elizabeth Tenety in un blog del Washington Post dedicato alle questioni di fede. Con il suo stile, Papa Francesco ha appena varcato "una nuova frontiera digitale".

 

Le citazioni abbondano. "La Chiesa è una storia d'amore, non un'organizzazione burocratica" è la frase-manifesto che apre il blog del Post. Da quando è salito al soglio pontificio – scrive Tenety - Papa Francesco dimostra di applicare uno stile semplice non solo agli abiti e all'alloggio ma anche alle parole che usa per propagare la fede. In netto contrasto con lo stile "riccamente teologico" di Papa Benedetto.

Ma cosa succede quando la complessità religiosa viene veicolata da arguzie online? Il messaggio rischia di essere frainteso, sia per la concisione che per la traduzione.

La blogger del Post cita l'esempio dei commenti fatti il 22 maggio da Papa Francesco sugli atei. Gran parte dell'informazione sulle dichiarazioni di Francesco proviene dal sito web di notizie del Vaticano, che sintetizza le omelie (fatte in italiano), con una selezione di citazioni tradotte invece di pubblicare i discorsi per intero.

 

Così, quando il Vaticano ha pubblicato il riassunto di un sermone nel quale si diceva che Gesù ha redento anche gli atei, alcuni hanno sottolineato il problema di usare frammenti di un discorso per dimostrare un concetto più ampio. Il reverendo John Zuhlsdorf, che manda avanti un blog molto popolare da un punto di vista conservatore, ha osservato che "non abbiamo mai quello che il Papa ha effettivamente detto nella sua interezza" e ha chiarito l'insegnamento cattolico sulla possibilità del Paradiso per i non cristiani. Il sito Reddit, che ospita un forum ateo, ha lanciato la notizia: "I blogger atei – che non credono nel Paradiso – sono comunque grati per l'implicito messaggio che i non credenti che fanno del bene saranno premiati". Il Vaticano ha poi chiarito le dichiarazioni di Francesco, ricordando che "sì, Gesù è morto per tutti, ma che bisogna credere per entrare in Paradiso".

Ultimo Aggiornamento ( martedì, 04 giugno 2013 )
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