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Il Consiglio dei Ministri approva il decreto legge Stampa
Scritto da Debora D'Angiolillo   
sabato, 21 gennaio 2012
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il pacchetto liberalizzazioni con un unico decreto legge.

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Taxi: Sulla liberalizzazione delle licenze deciderà l'Autorità per i trasporti

 Sulla liberalizzazione delle licenze taxi decidera' l'Autorità per i trasporti dopo un'attenta istruttoria città per città per capire se è necesario aumentare o ridurre licenze". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza, Antonio Catricala. "Abbiamo valutato attentamente in Cdm le ragioni della protesta" dei tassisti - ha detto ancora Catricalà - "Su un punto abbiamo convenuto con loro: la concentrazione delle licenze in mano a un singolo può portare a dominanza. Quindi abbiamo tolto quella parte". Lo ha detto il sotosegretario alla Presidenza Antonio Catricalà.

Benzinai, no a scioperi per più di tre giorni
I benzinai non potranno scioperare per più di tre giorni. Lo ricorda il presidente della Commissione di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, sottolineando che "qualunque comportamento difforme rispetto a ciò è illegittimo".

No a medicinali fascia C in parafarmacie
I farmaci di fascia C, quelli che non necessitano della ricetta medica, non potranno essere venduti nelle parafarmacie o nei 'corner' dei supermercati, ma solo nella farmacie, come avviene attualmente. E' quanto si legge nell'ultima versione della bozza del decreto liberalizzazioni, ora all'esame del Consiglio dei ministri, dove F stata soppressa la norma, precedentemente inserita, che prevedeva la possibilita di vendita di questa tipologia di farmaci nelle Regioni che non avessero aumentato la pianta organica delle farmacie (una ogni tremila abitanti, ndr) entro marzo 2013.

Sarà nominato un commissario se non aumentano le farmacie
Nelle Regioni che non provvederanno ad aumentare la pianta organica delle farmacie secondo i limiti fissati (una ogni 3mila abitanti) entro 120 giorni dall'entrata in vigore del decreto, il consiglio dei ministri nominerà un apposito commissario.

Edicolanti possono fare sconti
li edicolanti potranno praticare sconti. Lo prevede la bozza del decreto sulle liberalizzazioni entrata in consiglio dei ministri. "Gli edicolanti - si legge nel testo - possono praticare sconti sulla merce venduta e defalcare il valore del materiale fornito in conto vendita e restituito a compensazione delle successive anticipazioni al distributore". Inoltre "gli edicolanti possono rifiutare le forniture di prodotti complementari forniti dagli editori e dai distributori e possono altresi' vendere presso la propria sede qualunque altro prodotto secondo la vigente normativa" Fermi restando gli obblighi a garanzia del pluralismo informativo, "la ingiustificata mancata fornitura, ovvero la fornitura ingiustificata per eccesso o difetto, rispetto alla domanda da parte del distributore costituiscono casi di pratica commerciale sleale" e "le clausole contrattuali fra distributori ed edicolanti, contrarie alle disposizioni del presente articolo, sono nulle per contrasto con norma imperativa di legge e non viziano il contratto cui accedono".

Confermata separazione Snam rete gas-Eni
Resta nel testo della nuova bozza la separazione della rete del gas di Snam rete gas da Eni. Il testo all'esame del cdm prevede all'articolo 18 che "il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri di cui all'articolo 1, comma 905, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, è emanato entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legge".

Cancellata la norma sulle trivellazioni
Salta la norma sulla semplificazione delle "attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi". Nella bozza all'esame al Consiglio dei ministri viene cancellato l'articolo 22 che prevedeva meno vincoli all'attività di trivellazione.

Salta la norma sulla class action
Salta nella nuova bozza del testo sulle liberalizzazioni la norma sul potenziamento delle azioni collettive. Il testo all'esame del cdm non prevede più infatti l'articolo relativo al potenziamento della class action.

Per Piano casa procedure più semplici
Arriva una semplificazione delle procedure per il Piano nazionale di edilizia abitativa. Secondo la bozza del decreto infrastrutture all'esame del Cdm con il pacchetto liberalizzazioni, si prevede di semplificare le procedure per arrivare all'approvazione degli accordi di programma tra il ministero delle Infrastrutture e le Regioni in attuazione del Piano casa del 2009. Semplificate anche le procedure "per la rimodulazione di interventi e la per sottoscrizione di atti aggiuntivi, per la sopravvenienza di economie ovvero di nuove risorse finanziarie che si rendessero disponibili ad accordi di programma già approvati".

Il nuovo iter procedurale, "eliminando duplicazioni approvative mediante la previsione di un unico passaggio", dovrebbe contribuire a "un avvio più sollecito degli interventi innescando, peraltro, ricadute positive sia sull'economia sia sull'occupazione, oltre a realizzare più celermente gli alloggi per dare risposte concrete al fabbisogno abitativo esistente nel Paese".

Iva su vendita nuove case housing sociale
Ritorna l'Iva sulla vendita e l'affitto delle abitazioni di nuova costruzione in riferimento all'housing sociale.  Il Governo stima "una ricaduta sul sistema economico pari a circa 3 miliardi l'anno e un aumento dei livelli occupazionali, nel quinquennio su cui viene a operare la norma, pari a 68mila unita, di cui 44mila nelle costruzioni e 24mila nei settori collegati".

Arriva il Tribunale delle imprese
L'ultimissima bozza del decreto liberalizzazioni prevede la nascita del Tribunale delle imprese. In particolare, le sezioni specializzate in materia di proprietà industriale e intellettuale esistenti in alcuni tribunali diventano "sezioni specializzate in materia di impresa". Le sezioni saranno competenti, tra l'altro, in materia di controversie su proprietà industriale, concorrenza sleale, diritto d'autore, class action, cause tra soci.

Stop a contrassegno fasullo Rc auto
Stop ai contrassegni fasulli Rc auto. La bozza del decreto liberalizzazioni allo studio del Cdm prevede infatti la sostituzione (nel giro di 6 mesi) degli attuali contrassegni cartacei con sistemi elettronici o telematici. Arriva anche la vigilanza 'fotografica' (caselli, telecamere per l'accesso limitato, ecc).

Tirocinio max di 18 mesi, 6 in università
La durata del tirocinio per l'accesso alle professioni è di massimo 18 mesi e i primi sei potranno esser svolti all'interno dell'Università. Lo prevede una nuova bozza del decreto sulle liberalizzazioni. "La durata del tirocinio previsto per l'accesso alle professioni regolamentate - si legge nel testo - non potrà essere superiore a 18 mesi e per i primi sei mesi, potrà essere svolto, in presenza di un'apposita convenzione quadro stipulata tra i consigli nazionali degli ordini e il ministro dell'Istruzione, università e ricerca, in concomitanza con corso di studio per il conseguimento della laurea di primo livello o dalla laurea magistrale o specialistica". Le disposizioni non si applicano alle professioni sanitarie per le quali resta confermata la normativa vigente.

Via ai vincoli a fare impresa
Stop a tutti i lacci e vincoli che limitano l'avvio di una nuova impresa. Lo prevede l'ultimissima bozza di dl liberalizzazioni. Sono abrogate "le norme che prevedono limiti numerici, autorizzazioni, licenze, nulla osta o preventivi atti d'assenso della P.a per l'avvio di un'attività economica".

Superare il monopoio Siae
Va superato "il monopolio Siae sui diritti d'autore seguendo l'esempio inglese caratterizzato da pluralità di soggetti, efficienza maggiore e riduzione dei costi a favore dei singoli produttori culturali".

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri da emanarsi entro tre mesi dall'entrata in vigore della presente legge e previo parere dell'Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, sono individuati, nell'interesse dei titolari aventi diritto, i requisiti minimi necessari ad un razionale e corretto sviluppo del mercato degli intermediari di tali diritti connessi. Restano fatte salve le funzioni assegnate in materia alla Società Italiana Autori ed Editori (SIAE), precisa la bozza del dl.

Ultimo Aggiornamento ( sabato, 21 gennaio 2012 )
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