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Staminali per organi ...senza rigetto Stampa
Scritto da Administrator   
giovedì, 04 giugno 2009

Staminali pluripotenti dai maiali

Potrebbero permettere la «creazione» di organi per i trapianti nell'uomo, senza rischio di rigetto

In Cina sono state ottenute cellule staminali pluripotenti dai maiali che potrebbero essere utilizzate per realizzare organi da trapiantare nell'uomo senza rischio di rigetto

MILANO - Arriva dall'Institute of Biochemistry and Cell Biology di Shangai la notizia della creazione di cellule staminali pluripotenti indotte (iPS) a partire da cellule prelevate dall'orecchio e dal midollo osseo di maiale. Il risultato, unico al mondo, è stato ottenuto dal team di scienziati guidati dal dottor Lei Xiao, che per la prima volta sono riusciti a ottenere staminali non embrionali da cellule somatiche di mammiferi ungulati.

GENESI CHIMICA - Le staminali suine pluripotenti, che al pari di quelle embrionali sono in grado di generare qualsiasi tipo di tessuto umano, sono state create tramite la riprogrammazione delle cellule prelevate dagli animali, avvenuta con l'introduzione di un cocktail chimico iniettato al loro interno per mezzo di un virus. Dopo la riprogrammazione, le cellule hanno iniziato a cambiare e a svilupparsi in colonie di cellule staminali simili a quelle embrionali: i test realizzati in laboratorio hanno confermato che si tratta effettivamente di staminali capaci di differenziarsi spontaneamente nei tessuti primari dell'embrione (endoderma, mesoderma, ectoderma) e quindi in grado di svilupparsi (successivamente) in organi diversi.

UTILIZZO - La scoperta «è assai importante, e avrà numerose implicazioni sia nella salute dell'uomo che dell'animale», ha dichiarato il dottor Xiao. Potrebbe per esempio permettere di creare maiali geneticamente modificati dai quali prelevare organi per trapianti destinati all'uomo che non daranno problemi di rigetto, o consentire di ottenere esemplari resistenti a malattie e virus come quello della febbre suina. Tuttavia, come spiegato dai ricercatori, ci vorranno anni prima che si possa giungere all'applicazione clinica dei risultati ottenuti a Shangai.

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