Papa Benedetto XVI

Città del Vaticano, 24 gennaio 2007

"I responsabili dell'industria dei media formino ed incoraggino gli operatori del settore a salvaguardare il bene comune, a sostenere la verità, a proteggere la dignità umana individuale e a promuovere il rispetto per le necessità della famiglia". E' il messaggio di Papa Benedetto XVI in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.

Il Pontefice riconosce che "molti operatori dei media vogliono fare quello che è giusto" ma sottolinea che "quanti lavorano in questo settore si confrontano con pressioni psicologiche e dilemmi etici speciali che a volte vedono la competitività commerciale costringere i comunicatori ad abbassare gli standard".

"E' perversione ogni tendenza a produrre programmi, compresi film d'animazione e video games, che in nome del divertimento esaltano la violenza, riflettono comportamenti anti-sociali o volgarizzano la sessualità umana". Una condanna "ancora più forte quando questi programmi sono rivolti a bambini e adolescenti".

"Il desiderio profondamente sentito di genitori ed insegnanti di educare i bambini nella via della bellezza, della verità e della bontà può essere sostenuto dall'industria dei media solo nella misura in cui promuove la dignità fondamentale dell'essere umano, il vero valore del matrimonio e della vita familiare, le conquiste positive ed i traguardi dell'umanità".

"Da qui, la necessità che i media siano impegnati nell'effettiva formazione e nel rispetto dell'etica". Un'esigenza che deve essere considerata "con particolare interesse ed urgenza" da tutti coloro che "hanno un senso di responsabilità civica".