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Pyongyang: testata l'atomica. Dura condanna da Cina e USA. |
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lunedì, 09 ottobre 2006 | |
Corea del Nord. Pyongyang: testata l'atomica. Dura condanna da Cina e USA. Oggi la riunione del Consiglio di sicurezza
Pyongyang, 9 ottobre 2006 Pyongyang rilancia la sfida atomica, la comunità internazionale reagisce con grande preoccupazione. Inevitabile, sostiene il ministro degli esteri Massimo D'Alema, l'interessamento del Consiglio di Sicurezza Onu, che puntuale si riunirà oggi alle 15,30 ora italiana. La posizione dell'Italia L'Italia chiede che la Corea del Nord abbandoni immediatamente il programma nucleare militare e torni al pieno adempimento degli obblighi previsti dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare e dall'Accordo sulle savalguardie dell'AIEA e fa appello al governo nord-coreano affinché riconosca che i suoi interessi strategici trovano nell'ambito del negoziato esapartito sulla penisola nord-coreana il loro necessario foro di discussione. In linea con la dichiarazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite del 6 ottobre, di fronte ad una simile minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale, l'Italia ritiene inevitabile l'intervento del Consiglio di Sicurezza. Soddisfazione a Pyongyang La scossa sismica è stata registrata anche dall'Istituto nazionale di geofisica americano, che sta studiando i dati. Seul sospende gli aiuti umanitari Al momento non è ancora chiaro se Seul intenda sospendere o cancellare del tutto gli aiuti previsti, che ammontano a circa 250 milioni di dollari. Tra questi 100mila tonnellate di riso, già consegnate al 90%, e altre 100mila tonnellate di cemento. Dalle capitali della Regione del Pacifico, intanto, giungono le prime reazioni. Pechino si "oppone risolutamente" al test nucleare norcoreano e spera che Pyonyang torni al tavolo dei negoziati per il disarmo. La Nuova Zelanda proprio ieri aveva esortato la Corea del Nord ad ascoltare la voce della Cina prima di proseguire con l'annunciato test nucleare. Sempre ieri la Cina, principale alleata della Corea del Nord, aveva detto che un test nucleare "non si può tollerare". Il Giappone, secondo quanto dichiarato da un portavoce del governo, protesterà "vigorosamente" se il test nucleare sarà confermato. Per Newsweek l'Onu è di fronte alla maggior sfida dalla fine della II guerra mondiale. Sanzioni economiche richiedono una presa di posizione della Cina, che ha nelle sue mani la soluzione di una crisi che se restasse aperta metterebbe in forse la stessa sopravvivenza delle Nazioni Unite così come le conosciamo. Il test nucleare nordcoreano non significa che Pyomyang ha già un'atomica pronta all'uso, sottolinea BBC on line: l'ordigno potrebbe essere ancora troppo grande per poter essere trasportato da missili, ad esempio. Ma finché la Cina continuerà a sostenere economicamente la Corea del Nord, la sfida di Pyomyang resterà aperta. Pechino, insomma, ha le chiavi della crisi: teme che il collasso economico della Corea del Nord porterebbe instabilità nella Regione e un'ondata di profughi verso la Cina. La preoccupazione nell'area del Pacifico, intanto, cresce. Il governo australiano è stato fra i primi a condannare il test, e il Daily Telegraph dà risalto alla richiesta del premier Howard di sanzioni Onu contro la Corea del Nord. Anche il Giappone, scrive l'Asahi Shimbun, protesta "vigorosamente". In Corea del Sud, Chosun avverte: un'azione comune con Tokyo e Pechino potrebbe non bastare. Alla tv, intanto, i telegiornali irrompono nelle case con la notizia temuta: Pyomyang ha l'atomica. |
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