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lunedì, 05 giugno 2006
Governo. Prodi ai ministri: Osate, serve coraggio

 

Romano Prodi
Romano Prodi


Perugia, 5 giugno 2006

 "Osare, avere coraggio di scelte difficili, senza star li' a contare i voti". Con queste raccomandazioni, Romano Prodi ha dato il via ieri sera al
ritiro del governo dell'Unione a San Martino in Campo, a pochi chilometri da Perugia.
"Spirito di quadra", ha esortato Prodi, mentre ha ricordato ai suoi ministri di mettere al primo posto il loro ruolo al governo e poi il loro "essere uomini di partito", soprattutto nelle relazioni con la stampa. E a San Martino Prodi da' subito l'esempio, delegando al suo portavoce, Silvio Sircana i rapporti con giornalisti.

Partiti diversi, ma al governo ci si deve comprendere
Come gli "apostoli", raccomanda Prodi ricordando la ricorrenza di ieri, la
Pentecoste, quando "lo spirito santo" dono' ai seguaci di Gesu' la capacita' di "comprendersi pur parlando lingue diverse". E farsi comprendere perche' "bisogna attuare il programma", in quanto, sottolinea il presidente del Consiglio, "gli italiani guardano a noi non come siamo stati in passato, ma per cercare soluzioni per il futuro".
 
A San Martino in Campo l'atmosfera e' da vero e proprio seminario
di studio, per oliare i meccanismi di lavoro della squadra uscita
vincente dalle elezioni. La relazione di Prodi, intorno alle 18.30, ha dato il via al vertice informale.
Dopo il presidente del Consiglio e' stata la volta del ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa che ha tenuto la sua relazione sullo stato dei conti pubblici e  ha incitato il "sistema di governo del Paese" cioe' anche Enti locali, Regioni e Comuni, "ad un maggiore controllo della spesa".

Padoa-Schioppa ha ricordato "gli impegni presi  dal governo della Cdl a luglio dell'anno scorso" sul riequilibrio del rapporto deficit-Pil: correzione strutturale del rapporto deficit-Pil di 1,6 punti in due anni, scendere sotto il 3% nel 2007 e dopo rientrare allo 0,5% annuo fino al pareggio. "Siamo tenuti a rispettarli", ha detto il ministro.

Padoa-Schioppa ha anche esposto la "filosofia del documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef, ndr)" che il governo si appresta a preparare. Sara', ha sottolineato il ministro, "un documento di cornice e di filosofia verso la Finanziaria e non un documento in cui far entrare gia' degli obiettivi".

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