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lunedì, 05 giugno 2006
Governo. Sircana: "Sul referendum lavoriamo per il no, poi dialogo con la Cdl"

 

Tommaso Padoa Schioppa e Pecoraro Scanio
Tommaso Padoa Schioppa e Pecoraro Scanio


Perugia, 5 giugno 2006

La posizione del governo sul referendum sulle riforme istituzionali è quella di lavorare 'con convinzione' per il no e poi di aprire il dialogo con la Cdl. Lo ha detto il portavoce di Romano Prodi, Silvio Sircana, riferendo l'orientamento emerso nel seminario di San Martino in Campo. "Lavoriamo per il no, ha ribadito, e poi cerchiamo una soluzione, o più soluzioni condivise, anche con l'opposizione". 

Governo unanime sul no 
 Il governo condivide la necessità che al referendum confermativo sulla riforma costituzionale vinca il No. Questo è emerso nel corso del seminario di governo a San Martino in Campo che questa mattina ha ripreso i lavori con gli interventi dei ministri e con un passaggio politico appunto sulla prossima consultazione referendaria."La posizione condivisa da tutti - ha riferito il portavoce del premier Silvio Sircana - è la necessità di arrivare alla vittoria del No al referendum, con una valutazione negativa anche tecnicamente sulla riforma che potrebbe produrre molti problemi all'efficienza del sistema".


Bertinotti: il voto del Paese deve pesare
"Non si può dire che la gente va a votare, ma poi i ceti politici dirigenti si metteranno d'accordo alle loro spalle: il voto in qualche modo deve pesare", ha detto Fausto Bertinotti, presidente della Camera, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle possibilità di accordo tra i poli in tema di riforme costituzionali. Secondo il presidente della Camera "la responsabilità di andare a votare deve avere un'influenza sul corso della vita del Paese. Io penso che la Costituzione repubblicana sia una grande risorsa per il Paese, per questo penso che vada difesa. Poi, se mi si chiede più direttamente e pronunciarmi politicamente, io penso che sarebbe opportuno, dopo l'esito del referendum, che la politica almeno per un certo periodo accettasse quella lezione del referendum, e almeno si desse una pausa di riflessione".

Nei prossimi giorni l'annuncio del ritiro dall'Iraq
La decisione del ritiro dall'Iraq arrivera' presumibilmente "nei prossimi
giorni, anche perché è una decisione che stanno condividendo ed elaborando insieme i due ministri della Difesa e degli Esteri, Parisi e D'Alema, e quindi sarà oggetto di discussione da parte loro e poi di una proposta ad uno dei prossimi consigli dei ministri". Lo ha riferito il portavoce di Romano Prodi, Silvio Sircana, a margine del seminario di governo.

Nessun malumore tra i ministri
Il portavoce di Palazzo Chigi Silvio Sircana smentisce categoricamente
l'esistenza di malumori che sarebbero emersi dopo l'intervento del ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa, sulla situazione economica del Paese.
   
"C'è stata invece una presa d'atto di una situazione che è difficile, obiettivamente, la situazione dei conti pubblici è quella che abbiamo descritto ieri - ha spiegato Sircana - e quindi ogni ministro ha preso coscienza del fatto che dovrà fare di conto e, in taluni casi, anche stringere i cordoni della borsa. Ma niente di più di questo".

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