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Scritto da Administrator   
venerdì, 10 marzo 2006

Il programma

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Cdl, dal Contratto al Decalogo

09/03/2006 

Venti pagine in tutto, la metà di premessa, per un programma in dieci punti che in sostanza è la continuazione di quello presentato nel 2001. Silvio Berlusconi lo ha presentato il 24 febbraio da "leader della coalizione", smontando con l'occasione quello del centrosinistra. La Cdl, ha detto il Premier, si presenta con "venti pagine in più" rispetto al centrosinistra. In realtà sono 261 in meno. Perché la linea, dice, è continuare "a seminare sullo stesso campo", visto che il programma del 2001 è in corso di attuazione "e c'è ancora del lavoro da fare".

FAMIGLIA. E' "intesa come comunità naturale fondata sul matrimonio tra uomo e donna". La Cdl prosegue con il criterio del quoziente famigliare e con il bonus bebè, prevedendo anche "un sostegno alle famiglie meno agiate per l'acquisto di latte artificiale, fino ai tre mesi di età dei nuovi nati". E ancora, il libretto per aiutare le famiglie nel costo degli studi, il sostegno per una libera scelta tra pubblico e privato, gli investimenti in asili aziendali e sociali, il 'bonus locazioni' per giovani coppie e meno abbienti per sostenerli sugli affitti.

SUD. Si punta a completare le infrastrutture previste nel piano decennale per superare la questione meridionale, alla realizzazione del federalismo fiscale con misure di fiscalità di sviluppo per le aree svantaggiate, di zone e porti franchi. E ancora, contrasto alla criminalità e sviluppo della banca del Sud.

SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA'. La Cdl punta a creare un milione di posti di lavoro, con piena occupazione al Sud. Occorre poi più concorrenza in diversi settori (banche, assicurazioni, energia, autostrade, telecomunicazioni. E ancora, principio della immediata portabilità del conto da una banca all'altra e nuova legge sulle professioni.

FISCO. L'obiettivo della Cdl è portare la pressione fiscale sotto il 40%, "con la focalizzazione sulla famiglia attraverso una 'no tax area specifica", tenendo conto della composizione del nucleo, del lavoro della casalinga, dei disabili o anziani a carico.

FINANZA PUBBLICA. La Cdl propone un "grande patto tra Stato, Regioni, Province, Comuni, risparmiatori e investitori" per la realizzazione del federalismo fiscale, la riduzione del debito attraverso l'immissione sul mercato di "una quota corrispondente di patrimonio pubblico" e l'offerta a risparmiatori e investitori di maggiori e migliori opportunità di impiego dei capitali.

CASA. Al primo punto c'è il riscatto da parte degli inquilini delle case di proprietà pubblica, poi la detassazione degli investimenti in riscaldamento, di quelli per la costruzione di nuovi posti auto sotterranei. E ancora, un fondo pubblico di garanzia per i mutui dei condomini per lavori di manutenzione, la stabilizzazione delle norme fiscali sui lavori di ristrutturazione, l'agevolazione di interventi di riqualificazione urbana.

RICERCA ED ENERGIA. Sono previsti incrementi degli investimenti pubblici nella ricerca pubblica e privata. Per l'energia: rigassificatori per ridurre la dipendenza dall'estero, termovalorizzatori per "eliminare lo scandalo della spedizione all'estero dei rifiuti solidi urbani, incentivi alla diversificazione e alle fonti rinnovabili, quella del funzionamento degli impianti elettrici ad olio attraverso il ricorso al carbone pulito e partecipazione ai progetti europei di sviluppo del nucleare di ultima generazione.

SOCIETA' SOLIDALE. La Cdl conferma l'intento di portare le pensioni minime a 800 euro mensili, "attraverso il recupero dell'inflazione", le agevolazioni per gli ultra settantenni, l'assegnazione di libri di scuola gratuiti per le famiglie meno agiate, la stabilizzazione del 5 per 1000 e introduzione di una seconda aliquota analoga a sostegno delle famiglie con disabili. E ancora, il tesseramento e l'assicurazione gratuita dei giovani che praticano sport e il potenziamento del servizio civile.

GIUSTIZIA E SICUREZZA TERRITORIALE. Nel mirino della Cdl i piccoli reati, specie i furti, che devono essere repressi attraverso "un inasprimento delle pene" anche correggendo le leggi che hanno allontanato gli Uffici giudiziari dai territori dove sono commessi i reati. Confermato l'aumento a 10 mila unità di poliziotti e carabinieri di quartiere, mentre si sottolinea il rafforzamento del contrasto all'immigrazione clandestina e l'ingresso in Italia di immigrati nei limiti delle quote. Si insiste poi sulla certezza della pena e sull'inasprimento di quelle previste per violenza su donne e minori. La maggioranza vuole poi completare la riforma dell'ordinamento giudiziario arrivando alla separazione delle carriere.

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