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Gianni Letta: "Non mi candido". Stampa
Scritto da Administrator   
domenica, 05 marzo 2006

Elezioni. Gianni Letta: "Non mi candido". Berlusconi: "La sinistra tarocca i miei manifesti" .

 

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta


Roma, 4 marzo 2006
"No, non mi candido, non ho nessuna riserva da sciogliere": così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta ha risposto a chi gli chiedeva notizie su una sua eventuale presenza nelle liste di Forza Italia. Letta ha parlato a margine della cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica a quattro grandi cantanti - Andrea Bocelli, Laura Pausini, Eros Ramazzotti e Zucchero Fornaciari - che si è svolta nella sala stampa del Teatro Ariston di Sanremo. Quanto alle polemiche di ieri sul caso Calipari con il ministro della Difesa Antonio Martino, Letta ha detto: "Nessun commento".

Berlusconi: liste chiuse al 98%
"Credo che siano fatte al 98%. Dobbiamo verificare ancora delle piccole cose", ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ai giornalisti che gli chiedevano se le liste di Forza Italia fossero state già completate.

Il premier, lasciando Palazzo Grazioli per andare a Torino dove è in programma una iniziativa elettorale di Forza Italia, non ha risposto però sui nomi inseriti nelle liste: "Sui nomi non posso dirvi niente. Ho il dovere della riservatezza".

Ai giornalisti che gli chiedevano se è prevista una conferenza stampa congiunta con Bossi e Formigoni il premier ha risposto: "Non credo, non è previsto", e a  proposito delle eventuali dimissioni del governatore della Lombardia ha affermato: "No, non posso dirvi niente".

"La sinistra tarocca i miei manifesti"
"Venendo qui ho visto i manifesti di Forza Italia per le strade: sono tutti taroccati", ha detto Silvio Berlusconi al comizio di Torino denunciando una "situazione inaccettabile", visto che "i nostri manifesti non dicono nulla contro la sinistra ma sottolineano solo il messaggio di andare avanti".

"Mi hanno applicato sul manifesto - ha detto - un muso da clown, e quelli di sinistra mi hanno dato del clown. Gira una lettera finta con una mia firma falsa che contiene un testo che è il contrario del mio programma per trarre in inganno la gente. In una libreria di Firenze mi hanno fato vedere un cartello con la mia faccia su cui è stampato un divieto d'accesso, e sotto scritto qui possono entrare tutti tranne Silvio Berlusconi. Davvero - conclude - un bell'esempio di democrazia e di fare campagna elettorale".

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