Home arrow Articoli arrow Politica arrow Elezioni. Prodi lancia l'Ulivo. Berlusconi attacca i poteri rossi
animation.gif
Elezioni. Prodi lancia l'Ulivo. Berlusconi attacca i poteri rossi Stampa
Scritto da Administrator   
domenica, 26 febbraio 2006
Romano Prodi
Romano Prodi

Roma, 26 febbraio 2006

La primavera arriverà il 10 aprile, quando si chiuderanno le urne e gli italiani avranno depositato la loro sentenza. Una sentenza definitiva, questa davvero inappellabile". Questa la convinzione di Romano Prodi che ieri a Roma ha aperto ufficialmente la campagna elettorale dell'Ulivo al Palalottomatica di Roma.  Prodi ha accusato la Cdl di avere "lasciato sole le famiglie davanti
al caro-prezzi"; rimproverato il Governo di "leggerezza e complicità sui alcuni aumenti di prezzi"; sferzato Berlusconi, un "re" ormai "nudo", un "grande seduttore che ha perso la sua arte", a causa del quale "il Paese sta soffrendo come mai nella storia di questo dopoguerra". Un declino, chiosa Prodi che "non e' certo colpa dei magistrati".
Il programma del centrodestra, ha detto il leader dell'Unione, si può sintetizzare con "ghe pensi mi", e se Berlusconi spiega che l'unico suo vero programma è continuare a governare, la risposta è il sarcasmo: "Ma cos'è? Una minaccia?".
 "L'Italia - sottolinea il Professore - vuole una classe dirigente all'altezza, senza particolarismi, senza divisioni. Bisogna costruire una cultura della coalizione non mettendo al primo posto il singolo o il partito, ma la forza del programma".
   Ed e' proprio il programma la parola d'ordine della kermesse. Un programma, bacchetta Prodi, che, al contrario di quello del centrodestra e' un atto di "responsabilita' morale verso il paese". E' la
chiave che garantira' che la crisi del '98 non si ripeta piu' perche' su di esso i partiti si prendono un impegno che e' come "un marchio sulla pelle". Un programma il cui garante e' proprio Prodi.

Il professore, al termine della manifestazione dell'Ulivo, torna sul confronto tv e aggiunge: se Berlusconi 'accetta le regole, io sono prontissimo: ho gia' vinto una volta e posso vincere anche due, tre o quattro volte'.

Berlusconi denuncia l'intreccio di potere tra toghe, magistratura e sinistra
In mattinata Silvio Berlusconi al Mazda Palace di Milano aveva dato il via alla campagna elettorale di Forza Italia davanti a 10mila fedelissimi, attaccando i Ds e Prodi. 'Se c'e' qualcosa di corrotto in Italia - ha detto - e' il loro sistema di intreccio di potere fra giunte rosse, cooperative rosse, magistratura rossa e quel partito che e' sempre lo stesso'. E su Prodi: 'Fa come Bertoldo, fa sapere che non intende accettare le date fissate dalla Rai per il confronto elettorale e ha proposto regole assai fumose per evitarlo'. Berlusconi ha poi aggiunto che restera' in politica fino a quando non ci sara' una netta separazione delle carriere dei giudici e dei Pubblici Ministeri permettendo al giudice di essere 'veramente imparziale, cosa che adesso non esiste assolutamente'. 
Il leader del centrodestra ha denunciato, quindi, che da almeno 15 giorni gli e' stato messo un 'bavaglio' che gli impedisce di andare in radio e tv.

Nella polemica con le toghe sono intervenuti anche Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini che hanno invitato i magistrati a isolare i faziosi e a far pulizia in casa loro. Il segretario dei Ds Piero Fassino ha accusato il premier di voler condizionare la magistratura. Il ministro della Giusizia Roberto Castelli propone il dialogo, ma l'Anm dice che e' troppo tardi.

< Precedente   Successivo >
Copyright 2004 PRIMOLABORATORIO All rights reserved.
Associazione Culturale No Profit di Comunicazione & Divulgazione Editrice del periodico on line www.primolaboratorio.com
Run on MAMBO