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Roma. La convention dell'Ulivo Prodi attacca Berlusconi e i suoi cinque anni di governo Stampa
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sabato, 25 febbraio 2006

 

Romano Prodi
Romano Prodi


Roma, 25 febbraio 2006

Dal palco della kermesse dell'Ulivo, il leader dell'Unione Romano Prodi torna ad attaccare Berlusconi e la Cdl sulla questione della comunicazione. Prodi sottolinea anche che in questi anni c'e' stato "prima di tutto un declino morale nel paese".

Un declino - dice Prodi - che questi 5 anni di destra hanno prodotto in misura difficilmente calcolabile. Si e' preferito la volgarita' alla bellezza, la menzogna alla verita', la prepotenza all'intelligenza". 
   
"Oggi non e' solo l'apertura della campagna elettorale ma per noi questo 25 febbraio puo' e deve essere l'inizio di un cammino molto importante per liberare l'Italia da Berlusconi". Cosi' il leader della Margherita Francesco Rutelli si e' rivolto agli elettori dell' Ulivo, riuniti al Palalottomatica.

 "In tutti questi anni il casereccio - ha continuato Prodi - dirigismo del Governo e i bisbigli di moral suasion della Banca d'Italia (senza l'apertura di alcuni dossier sia a Palazzo Chigi che a via XX settembre) hanno impedito agli istituti di credito Italiani di rilevare le quote della BNL.

E' lo stesso casereccio - insiste il leader dell'Ulivo - dirigismo che ha favorito l'acquisto di quote di banche italiane da parte di banche straniere nell'illusione di poterle poi governare a piacere come era un tempo in grado di fare Enrico Cuccia".

"Dobbiamo dire chiaro - ha detto Rutelli - che se vinceremo saremo la coalizione che mette al primo posto il servizio al Paese, dopo cinque anni in cui certa gente ha preteso di avere il Paese al proprio servizio".   Elencando, a partire dalla giustizia, le riforme del centrodestra, il leader Dl ha sottolineato che l'obiettivo della CdL e' stato "calpestare gli interessi di tutti per garantire gli interessi di pochi"

I cinque maxischermi sovrastano cinque strutture sopraelevate che circondano la pedana rotante che fungerà da palcoscenico, dove si alterneranno attori come Margherita Buy e i big dell' Ulivo: Prodi, Fassino e Rutelli.

Ma il centrosinistra non dimentica il suo simbolo e la scena è dominata da un ulivo secolare di oltre tre metri, sistemato accanto al pianoforte. Poco piu' in la', gli strumenti musicali che saranno suonati dalla banda multietnica di Piazza Vittorio.

Novemila i partecipanti arrivati da tutta Italia, anche con i 150 pullman messi a disposizione dai partiti: ma saranno solo 400 gli ospiti che avranno l'onore di sedere nel parterre. Tra questi i 150 invitati, sorteggiati tra la gente comune del Progetto "Incontriamoci" della Fabbrica di Prodi.
 
Il "cielo" del Palalottomatica è disseminato di palloncini attaccati a quattro tubi, pronti per essere lanciati. Ma il popolo dell'Ulivo è pronto a dire la sua sventolando le bandiere dei partiti, dell'Ulivo e qualche bandiera della pace. 

Anche l'informazione e' presente in massa: 450 sono i giornalisti accreditati, almeno 100 gli inviati stranieri, 45 le televisioni locali, che riceveranno il segnale da 'Nessuno tv' per trasmettere le dirette in tutta Italia.

 

 



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