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PRODI:ELEZIONI UN GRANDE BASTA A CdL |
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sabato, 25 febbraio 2006 | |
Prodi:"L'Italia sarà un nuovo Paese""Le elezioni del 9 e 10 aprile saranno un grande basta alla Cdl detto da milioni di italiani: allora potremo dire ai giovani di venire a vivere in un nuovo paese, l'Italia". E' il messaggio lanciato dal leader dell'Unione Romano Prodi. "Noi vogliamo raccontare agli italiani un'altra storia; noi vogliamo che i nostri figli ci guardino con gli occhi di chi non ha paura, di chi spera, di chi crede nel suo futuro". "Quest'anno la primavera arrivera' il 10 aprile, quando si chiuderanno le urne e gli italiani avranno depositato la loro sentenza. Una sentenza definitiva, questa davvero inappellabile, che decretera' la fine di un inverno durato cinque lunghi anni". Quel giorno, dice il leader dell'Unione, Romano Prodi, nel suo intervento alla kermesse dell'Ulivo, il centrodestra rappresentera' "il passato, che anche se ci lascia l'amaro in bocca e' comunque definitivamente passato", e Prodi lo ribadisce sottolineando la parola: "definitivamente". Un passato "di cui dobbiamo conservare un solo forte insegnamento: se pensiamo di meritare la fiducia del Paese, allora dobbiamo dire chiaramente a voce alta e senza timore che noi oggi non siamo qui a rivendicare i nostri diritti, noi oggi rivendichiamo i nostri doveri. Questo - conclude Prodi - e' il fondamento del nostro concetto di questione morale. Se vogliamo salvare l'Italia ci dobbiamo tutti sentire debitori verso il nostro Paese". Il partito Democratico Il programma della Cdl "Ma c'e' un'altra minaccia - continua Prodi - non scritta e non annunciata. Nel 2001 si sono presentati agli elettori con il loro contratto in cinque punti. Non si parlava di leggi sul falso in bilancio, sull'inappellabilita', sui decoder prodotti dai fratelli, sui tempi di prescrizione dei processi e di riforma elettorale. Quali leggi hanno pronte, questa volta, nel cassetto?". La difesa della magistratura Costituzione, "Con tutte le forze al referendum" "Colpire la Costituzione - ha detto ancora Prodi - e' colpire la pietra angolare dell'intero edificio della nostra convivenza. La destra l'ha sfigurata secondo logiche corporative e secessioniste deturpando i suoi principi fondamentali, e lo ha fatto per interessi di partito". "Oggi - ha concluso il Professore - la serieta' al governo, che e' il nostro slogan, ma anche il nostro stile di governare, ci impone di sconfiggere il progetto della destra di distruggere la Costituzione. La Costituzione violata nei suoi equilibri fondamentali. Euro: la Cdl lo ha usato per impoverire "Berlusconi è un re nudo" "I conti li abbiamo fatti bene" "In tutti questi punti - insiste Prodi - noi proponiamo un processo di armonizzazione, di riequilibrio distributivo tra chi e' incluso e chi e' escluso. Proponiamo di rendere piu' armonico e giusto il nostro sistema fiscale, ricercando una maggiore neutralita' del fisco rispetto alle decisioni di investimento. Affitti passati con aliquota simile a quella utilizzata per le rendite finanziarie, contributi previdenziali che rendono uguale il costo del lavoro stabile e del lavoro precario, assegni familiari e deduzioni Irpef per tutti, a cominciare dai piu' poveri e non solo per alcuni privilegiati. Sono provvedimenti che hanno un costo, ma che hanno anche la capacita' di produrre, oltre a un maggiore equilibrio e a una maggiore coesione della nostra societa', anche una emersione di lavoro sommerso, di evasione contributiva e fiscale che li rende ulteriormente credibili sul piano finanziario". Prodi ricorda poi che in un programma di governo non e' sufficiente elencare provvedimenti cari agli interessi di singole categorie: "Abbiamo gia' visto quanto sia facile e al tempo stesso vano l'esercizio delle mirabolanti promesse di risolvere i problemi di tutti e di ciascuno. Noi dobbiamo percio' rendere chiaramente leggibile il filo rosso che lega le diverse idee e le trasforma in un coerente progetto di governo. E questo filo rosso, per noi, e' rappresentato dall'equita' e dalla giustizia. Piu' equita' e piu' giustizia non sono solo un obiettivo, ma diventano anche la principale risorsa che rende sostenibile l'intero programma dal punto di vista finanziario". |
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Ultimo Aggiornamento ( domenica, 26 febbraio 2006 ) |
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